PARTE
PRIMA
Sonata
Aria
BELLEZZA
Fido
specchio in te vagheggio
lo
splendor degl'anni miei:
pur un
dì mi cangerò.
Tu
sarai sempre qual sei,
io
qual sono, e in te mi veggio;
sempre
bella non sarò.
Fido
specchio, ecc.
Recitativo
PIACERE
Io che
sono il Piacere giuro,
che
sempre sarai bella.
BELLEZZA
Ed io,
io che sono la Bellezza
giuro
di non lasciarti:
e si
manco di fede
importuno
dolor sia mia mercede.
Aria
PIACERE
Fosco
genio, e nero duolo
Mai
non vien per esser solo,
Perché
un sol, mille ne fa.
Chi
l'impero non toglie dal pensiero
giorno
lieto non avrà.
Fosco
genio, ecc.
Recitativo
TEMPO
Ed io
che' Tempo sono...
DISINGANNO
unito
al Disinganno..
TEMPO
discoprirò,
che la Bellezza è un fiore...
DISINGANNO
che in
un sol giorno è vago e bello,
e
muore.
Aria
DISINGANNO
Se la
bellezza perde vaghezza,
se
cade o more non torna più.
E un
sol momento ride contento
il
vago fiore di gioventù.
Se la
bellezza, ecc.
Recitativo
PIACERE
Dunque
si prendan l'armi...
e si
vedrà quali più forza avranno:
il
Piacer...
BELLEZZA
la
Bellezza...
TEMPO
Il
Tempo...
DISINGANNO
Il
Disinganno.
Aria
BELLEZZA
Una
schiera di piaceri
posi
in guardia ai miei pensieri,
l'altra
meco pugnerà.
Si
vedrà se del Tempo i morsi alteri
san
rapir la mia beltà.
Una
schiera, ecc.
Recitativo
TEMPO
I
colossi del sole
per me
caddero a terra:
e una
frale beltà meco fa guerra?
Aria
TEMPO
Urne
voi, che racchiudete tante belle:
apritevi,
mostratemi
se di
quelle qualche luce in voi restò.
Ma
chiudetevi:
sono
larve di dolore,
sono
scheletri d'orrore
ch'il
mio dente abbandonò.
Urne
voi, ecc.
Recitativo
PIACERE
Sono
troppo crudeli i tuoi consigli,
di
Gioventù solo i piaceri son figli.
Duetto
BELLEZZA
E PIACERE
Il
voler nel fior degl'anni
fra
gl'affanni
passar
l'ore è vanità.
I
pensieri più severi
son
del verno dell'età.
Il
voler, ecc.
-
Recitativo
DISINGANNO
Della
vita mortale, scorre un guardo, il confine.
Pur di
tempo si breve
voi
l'aurora vedete, e non il fine.
BELLEZZA
Il
Tempo non si vede;
nacque
per gioco sol di folle arciero
et è
solo crudel per chi gli crede.
Aria
BELLEZZA
Un
pensiero nemico di pace
fece
il Tempo volubile edace
e con
l'ali la falce gli diè.
Nacque
un altro leggiadro pensiero
per
negare si rigido impero
on'il
Tempo, più Tempo non è.
Un
pensiero, ecc.
Recitativo
DISINGANNO
Folle,
tu nieghi il Tempo,
et in
quest'ora
egli
di tua beltà parte divora.
Dimmi,
degl'avi tuoi ora che resta?
Restano
l'ossa algenti,
che
cela un'urna breve, un freddo sasso.
Degl'anni
tuoi già spenti,
dimmi,
che ti rimane? O folli inganni!
La
beltà non ritorna, e tornan gl'anni.
PIACERE
Il
Tempo sempre all'uomo
è
ingrato oggetto.
BELLEZZA
Con
ingegnosa frode,
quando
a lui non si pensa,
allor
si gode.
Aria
TEMPO
Nasce
l'uomo ma nasce bambino,
nasce
l'anno ma nasce canuto.
Uno è
sempre al cader più vicino,
l'altro
sorge dal tempo caduto.
Nasce
l'uomo, ecc.
Aria
DISINGANNO
L'uomo
sempre se stesso distrugge,
l'anno
sempre se stesso rinuova.
Uno
parte ma torna se fugge,
l'altro
parte ma più non si trova.
L'uomo
sempre, ecc.
Recitativo
PIACERE
Questa
è la reggia mia:
vagheggiami
diviso in varie forme.
Coronato
di rose,
mira
scolpito in bianco marmo eletto
leggiadro
stuol di giovanetti erranti.
Mira
quello che dorme,
ai
papaveri unite
l'edere
fresche a lui fanno corona,
molto
crine è disciolto e non si cangia
o
per pensier s'imbianca.
Poi
dalla parte manca
vedi
il dolore in nera pietra espresso,
col
riso al labbro
un
bel garzon l'uccide.
L'altro,
cb'è presso a lui, col fiero ciglio,
guarda
le soglie della reggia, e dice:
“ite
pallide cure, ite in esiglio."
Sonata (Cocerto
per organo)
Recitativo
BELLEZZA
Taci:
qual suono ascolto?
Aria
PIACERE
Un
leggiadro giovinetto
bel
diletto desta
in
suono lusinghier.
E
vuoi far con nuovo invito
che
l'udito
abbia
ancor il suo piacer.
Un
leggiadro giovinetto, ecc.
Recitativo
BELLEZZA
Ha
della destra l'ali,
anzi
fa con la mano
opre
più che mortali.
Aria
BELLEZZA
Venga
il Tempo,
e
con l'ali funeste
tolga
queste
care
gioie in sì placide rive.
Egli
dorme, o non ha più gl'artigli;
no,
non giovano tanti consigli
se
per vivere mai non si vive.
Venga
il Tempo, ecc.
Aria
DISINGANNO
Crede
l'uom ch'eg]i riposi
quando
spiega i vanni occulti.
Ma
se i colpi sono ascosi,
chiari
poi sono gl'insulti.
Crede
1'uom, ecc.
Recitativo
TEMPO
Te
credi che sia lungi,
e
il Tempo è teco.
BELLEZZA
Piacere,
io non t'intendo;
meco
sempre tu sei, misto d'affanno,
e
meco è sempro
il
Tempo, e il Disinganno.
TEMPO
Quanto
chiude la terra è il regno mio.
Se
me veder non vuoi,
pensa
di farti in Cielo un'altra sede,
in
Cielo, ov'io non giungo,
e
dove bella Eternità risiede.
Fa
di me miglior uso,
che
se il Piacer t'inganna;
con
tardo pentimento
mi
chiamerai: et io dirò "non sento'
Aria
TEMPO
Folle,
dunque tu sola presumi
che
non voli più il Tempo per te?
Vo
per mari, per monti, per fiumi,
chiuse
rocche
fra
bellici orrori
lieti
alberghi di rozzi pastori
solo
ardito trascorro col piè.
Folle,
dunque, ecc.
Recitativo
DISINGANNO
La
reggia del Piacer vedesti, or
vieni.
TEMPO
Chiedi
piacer sincero;
vieni
alla reggia, ove risiede il vero.
Cuarteto
BELLEZZA
Se
non sei più ministro di pene,
per
vedere ove è il vero piacere
la
tua scorta fedel seguirò.
PIACERE
Non
lasciare la strada fiorita:
tu
non sai qual sentiero t'addita.
DISINGANNO
E TEMPO
Se
ti vanti piacere sincero,
perché
fuggi lo specchio del vero?
PIACERE
Io
preparo presenti contenti,
e
non offro un'immagin di bene
ch'agli
eroi per idea s'inventò.
BELLEZZA
Se
non sei, ecc.
PARTE
SECONDA
Recitativo
TEMPO
Se
del falso piacere
vedesti
già la favolosa scena,
del
teatro del vero
ecco,
il velo io descopro.
Osserva,
e mira,
mira
colei che Verità s'appella;
vedrai
che non s'adorna,
e
sempre è bella.
Con
bianca veste cinta,
mira
come si volge al Sole eterno,
e
quello specchio mira
che
a frale sguardo, et all'uman pensiero,
il
falso rende al falso,
il
vero al vero.
Aria
PIACERE
Chiudi,
chiudi i vaghi rai
volgi
lungi il tuo pensier.
O
per sempre perderai,
infelice,
il tuo piacer.
Chiudi,
chiudi, ecc.
Recitativo
TEMPO
In
tre parti divise
l'ore
del viver tuo misura, e vedi;
vedi
il Tempo caduto,
vedi
ingrata il rifiuto
dei
lumi eterni,
e
vedi il proprio errore.
Vedi
il presente,
che
nascendo muore.
Di
là dal denso velo
ove
giace il futuro,
se
il tuo sguardo non scopre,
il
varco è aperto alla speranza,
all'opre.
Aria
BELLEZZA
Io
sperai trovar nel vero
il
piacer, ne il veggio ancora.
Anzi
il mio fato severo
si
consistra alla sua vista
e
si perde o si scolora.
Io
sperai, ecc.
Recitativo
PIACERE
Tu
vivi invan dolente,
se
mi cerchi e mi chiami,
io
son presente.
Aria
PIACERE
Tu
giurasti di mai non lasciarmi,
o
il dolore che sia tua mercede.
Se
risolvi di più non amarmi,
sai
la pena
a
chi manca di fede.
Tu
giurasti, ecc.
Recitativo
TEMPO
Sguardo,
che infermo ai rai del sol si volge,
non
sostiene il gran lume,
incolpa
il sole,
et
è l'error dei sensi.
Che
risolvi? Che pensi?
Duetto
BELLEZZA
Io
vorrei due cori in seno:
un
per darlo al pentimento,
al
piacer l'altro darei.
DISINGANNO
Ma
dimmi,
a
qual piacere?
BELLEZZA
Al
piacer che più sereno
pone
in vista il mio contento,
di
cui poi mi pentirei
Io
vorrei, ecc.
Recitativo
DISINGANNO
Io
giurerei, che tu chiudesti i lumi
nello
specchio del vero.
BELLEZZA
I
lumi io chiusi perché timor mi prese
di
perder la bellezza, e il mio Piacere.
DISINGANNO
Quanto
l'alma è più bella
della
spoglia mortale
tanto
a Piacer terreno
vero
Piacer prevale.
Aria
DISINGANNO
Più
non cura valle oscura
chi
dal monte saggio vede
ch'ella
siede in basso orror.
E
d'averla un giorno amata
è
cosi l'alma sdegnata
che
detesta il proprio error.
Più
non cura, ecc.
Recitativo
TEMPO
E
un ostinato errore
lasciar
sicuro duce
che
il piede errante a buon cammino
ha
scorto.
Teco
è Tempo, e Consiglio,
e
presto il porto.
Aria
TEMPO
È
ben folle quel nocchier
che
non vuoi cangiar sentier
e
conosce il vento infido.
Navicella
benché adorna,
torna,
torna,
finché
hai tempo, torna al lido.
E’
ben folle, ecc.
Recitativo
BELLEZZA
Dicesti
il vero, e benché tardi intesi.
Ma
pur nel mio cordoglio,
con
riflesso di duol, voglio e non voglio.
Quartetto
BELLEZZA
Voglio
Tempo per risolvere...
TEMPO
Teco
è il Tempo...
DISINGANNO
... ed
il Consiglio...
PIACERE
... ma
il Consiglio è il tuo dolor.
TEMPO
Pria
ch'io ti converta in polvere,
segui
il ben...
DISINGANNO
Fuggi
il periglio...
PIACERE
... tempo
avrà per cangiar cor.
BELLEZZA
Voglio
Tempo, ecc.
Recitativo
BELLEZZA
Presso
la reggia ove il Piacer risiede
giace
vago giardino.
Ivi
torbido rio si muove appena
per
aura densa e grave;
dimmi,
quel rio, d'onde deriva?
DISINGANNO
Ascolta.
Deriva da quei pianti
che
sparge il mondo insano,
e
formano quell'aura
gravi
e densi sospir di folli amanti.
BELLEZZA
Giunge
quel rio nel mar?
DISINGANNO
Manca
per via,
perché
il suo fine,
e
il buon sentiero oblia.
BELLEZZA
Ed
il pianto de' giusti?
DISINGANNO
Ha
stille, che in vederle sembrano vili,
e
pure in ciel son perle.
Aria
PIACERE
Lascia
la spina,
cogli
la rosa;
tu
vai cercando
il
tuo dolor.
Canuta
brina per mano ascosa,
giungerà
quando
noi
crede il cor.
Lascia
la spina, ecc.
Recitativo
BELLEZZA
Con
troppo chiare note
La
Verità mi chiama;
Disinganno
cortese,
dello
specchio del vero
deh!
fa ch'io veggia un'altra volta il lume.
DISINGANNO
Eccolo,
è pronto.
BELLEZZA
Addio,
Piacere, addio.
Aria
BELLEZZA
Voglio
cangiar desio
e
voglio dir, "mi pento”
non
dir “mi pentirò”.
Quando
mancar mi sento,
non
voglio dar a Dio quello
che
più non ho.
Voglio
cangiar, ecc.
Recitativo
BELLEZZA
Or
che tiene la destra
vero
specchio immortale,
tu
cadrai, vetro frale,
ecco,
ti getto, infido specchio, a terra.
PIACERE
Ferma!
DISINGANNO
Che
tenti, ardito?
Aria
DISINGANNO
Chi
già fu del biondo crine
consigliero,
al suoi cadrà.
Soffra
pur le sue ruine,
se
sovente egli compose
con
i gigli e con le rose
tanti
inganni alla beltà.
Chi
già fu, ecc.
Recitativo
BELLEZZA
Ma
che veggio, che miro?
Io
credea d'esser bella, e son deforme.
Nelle
mie chiome bionde
con
catene di rigidi serpenti,
la
vergogna, il dolore,
morda
nei mei contenti pensieri.
Sì,
sì cadete a terra
ricche
pompe del crine!
sia
questo giorno ai miei deliri il fine.
Aria
BELLEZZA
Ricco
pino nel cammino
getta
al mare e gemme et ori
se
a lui sono inciampo al piè.
I
tesori
trova
allor ch'egli disperde
ad
un legno che si perde
trovar
porto è gran mercè.
Ricco
pino, ecc.
Accompagnato
BELLEZZA
Si,
bella Penitenza,
mentre
io spargo pentita amaro pianto,
porgimi
irsuto ammanto
e
mentre io gette i fior, dammi le spine.
In
romitto confine
vivrò,
ma sempre sola,
che
deve solo in solitari chiostri,
mostro
di vanità, viver fra mostri.
Duetto
DISINGANNO
E TEMPO
Il
bel pianto dell'aurora
che
s'indora, è una perla in ogni fior.
Pur
men grato è quell'umore
di
quel pianto, che in un core
già
pentito, apre il dolor.
Il
bel pianto, ecc.
Recitativo
BELLEZZA
Piacer,
che meco già vivesti,
il
vero tu mira ancora
in
questo specchio, o vola sì lontano da me,
che
del tuo vil natale
io
mai più non rammenti il quando e il
come,
e
di te perda e la memoria, e il nome.
Aria
PIACERE
Come
nembo che fugge col vento
da
te fuggo sdegnato e severo.
Se
l'inganno è il mio solo alimento
come
viver io posso nel vero?
come
nembo, ecc.
Accompaganto
BELLEZZA
Pure
del Cielo intelligenze eterne,
che
vera scuola
a
ben amare aprite,
udite,
angeli, udite il pianto mio,
e
se la Verità dal Sole eterno
tragge
luce immortale, e a me lo scopre,
fate
che al gran desio
rispondam
l'opre.
Aria
BELLEZZA
Tu
del Ciel ministro eletto
non
vedrai più mio petto
voglia
infida, o vano ardor.
E
si vissi ingrata a Dio
tu
custode del cor mio
a
lui porta il nuovo cor.
Tu
del Ciel, ecc.

|
PRIMERA
PARTE
Sonata
Aria
BELLEZA
Fiel
espejo, en ti contemplo
el
esplendor de mis años juveniles.
Tal vez
un día yo cambiaré,
mas tú
permanecerás igual.
Yo, tal
cual soy, en ti me veo;
aunque siempre
hermosa no seré.
Fiel
espejo...
Recitativo
PLACER
Yo, el
Placer,
juro que
siempre serás hermosa.
BELLEZA
Y yo, que
soy la Belleza,
juro no
abandonarte;
y si no
cumplo mi juramento
que un
intempestivo dolor sea mi castigo.
Aria
PLACER
Triste
numen y negro dolor
nunca
llegan a estar solos,
pues uno
solo hace miles.
Quien su
poder no aparta de su mente,
no
tendrá ni un día de dicha.
Triste
numen, etc.
Recitativo
TIEMPO
Y yo que
el Tiempo soy...
DESENGAÑO
...junto
al Desengaño...
TIEMPO
... te
descubriré que la Belleza es una flor...
DESENGAÑO
... que
en un solo día es graciosa y hermosa,
y muere.
Aria
DESENGAÑO
Si la
belleza pierde la hermosura,
si ella
cae, o muere, no vuelve más.
Y un solo
instante ríe contenta
la
hermosa flor de la juventud.
Si la
belleza pierde, etc.
Recitativo
PLACER
Entonces,
tomemos las armas,
y veamos
con que fuerzas cuenta cada uno:
el
Placer...
BELLEZA
... la
Belleza...
TIEMPO
... el
Tiempo...
DESENGAÑO
... el
Desengaño.
Aria
BELLEZA
Una
escuadra de placeres
se han
puesto en guardia en mi mente,
y todos
juntos apuñalaremos a mi oponente.
Se verá
si los altaneros ataques del Tiempo
pueden
arrebatar mi esplendor.
Una
escuadra, etc.
Recitativo
TIEMPO
Los
colosos del sol,
por mí
fueron derrotados.
¿Y una
frágil belleza quiere hacerme la guerra?
Aria
TIEMPO
Sepulcros, vosotros que
guardáis tantas bellezas,
abríos y mostradme si
de ellas
algún brillo queda aún
en vosotros.
Mas, ¡cerraos!
sois fantasmas de dolor,
sois horrorosos
esqueletos
que mis dientes ya no
roen.
Sepulcros, vosotros, etc.
Recitativo
PLACER
Tus consejos son
demasiado crueles,
los placeres sólo son
hijos de la Juventud.
Dúo
BELLEZA Y PLACER
Desear pasar las horas
entre anhelos,
en la flor de los años,
es una insensatez.
Los pensamientos más
severos
son propios de la edad
madura.
Desear pasar, etc.
Recitativo
DESENGAÑO
Hasta el confín de la
vida mortal,
echa tú una mirada, pues
sólo estás viendo
el breve tiempo de la
aurora, y no el final.
BELLEZA
El Tiempo no se ve;
nace del juego de un
arquero loco
y es cruel sólo con
quienes en él creen.
Aria
BELLEZA
Un pensamiento enemigo de
la paz
hizo voraz al voluble
Tiempo,
y con alas la guadaña le
dio.
Pero nació otro hermoso
pensamiento,
para oponerse a tan cruel
poder,
donde el tiempo ya no es
tiempo.
Un pensamiento, etc.
Recitativo
DESENGAÑO
Insano, niegas al Tiempo,
mientras que en este
mismo momento
él está devorando parte
de tu hermosura.
Dime, ¿qué queda hoy de
tus ancestros?
Quedan los huesos helados
de una leve tumba,
cubierta por una fría
lápida.
De tus años ya pasados,
dime, ¿qué queda?
¡Qué locos desvarío!
La belleza no regresa y
pasan los años.
PLACER
Para
el ser humano el Tiempo
es siempre un tema desagradable.
BELLEZA
Con ingenioso engaño,
cuanto menos en él se
piensa,
más se le disfruta.
Aria
TIEMPO
Nace el ser humano, pero
nace bebé;
nace el año, pero nace
anciano.
El uno está siempre
cercano a su fin,
el otro surge del tiempo
pasado.
Nace el ser humano, etc.
Aria
DESENGAÑO
El
hombre siempre se destruye a sí mismo;
el
año siempre se renueva a sí mismo.
El
uno parte, pero regresa para ser fugaz;
el
otro parte, pero ya no regresará nunca.
El
hombre siempre, etc.
Recitativo
PLACER
Así es mi reino:
siempre multiforme.
Coronado
de rosas,
esculpido en selecto mármol
blanco
como enjambre de jóvenes
volubles.
Mirad
a ése que duerme,
junto
a las amapolas,
coronado
de frescas hiedras,
con abundante
y suelta su melena
que ni en sueños el cree
se encanecerá.
Más allá, por la
izquierda,
con
la sonrisa en los labios,
un
hermoso muchacho
se aproxima y lo mata con una piedra negra.
Otro, cerca de él, con feroz
mirada
custodia
el umbral del palacio y dice:
“Marcharos,
débiles mancebos, marcharos al exilio”.
Sonata (Concierto
para órgano)
Recitativo
BELLEZA
Calla:
¿qué sonido escucho?
Aria
PLACER
Un
apuesto joven,
por
puro gusto,
es despertado por
un sonido lisonjero.
¿Y
quieres lograr
que
lo que oyó
continúe
aún deleitándolo?
Un
apuesto joven, etc.
Recitativo
BELLEZA
Se diría que posee alas,
y que incluso
con la mano
hace
obras más que mortales.
Aria
BELLEZA
Que
venga el Tiempo
y
que con sus funestas alas
elimine estas dulces diversiones
en
tan plácidas riberas.
¿Él
duerme, o ya no tiene garras?
No,
no nos sirven tantos consejos
si
para vivir no se vive.
Que
venga el tiempo, etc.
Aria
DESENGAÑO
Cree
el hombre que él descansa
cuando
despliega las ocultas alas.
Pero
si bien sus golpes están ocultos,
claras
son después sus heridas.
Cree
el hombre, etc.
Recitativo
TIEMPO
Tú
crees que está lejos,
y
el Tiempo siempre está junto a ti.
BELLEZA
Placer,
no te comprendo.
Permaneces junto a mí lleno de ansiedad,
y sin embargo conmigo siempre están
el Tiempo y el Desengaño.
TIEMPO
Hasta
el fin del mundo llega mi reino.
Si
no quieres verme,
piensa
en hacerte otra morada en el Cielo;
en
el Cielo, a donde yo no llego,
y
en donde reside la hermosa Eternidad.
Haz
de mí un uso mejor,
puesto que
si el Placer te engaña,
con
tardío arrepentimiento me
llamarás
y yo te responderé “no escucho”.
Aria
TIEMPO
¡Demente!
¿Presumes que
no necesitas al Tiempo?
Voy
por el mar, por los montes, por los ríos,
por entre escarpadas rocas,
camino a través de la guerra,
por
los alegres albergues de rústicos pastores;
solo y
audaz, camino solitario.
¡Demente! ¿Presumes, etc.
Recitativo
DESENGAÑO
El
reino del Placer has visto, ahora
ven.
TIEMPO
Busca un placer
auténtico;
ve
al reino donde reside la Verdad.
Cuarteto
BELLEZA
Si
ya no eres un ministro de penurias,
para buscar donde está el verdadero placer
tu
compañera fiel seré.
PLACER
No
abandones la senda florida,
no
sabes cual es el sendero que te está señalando.
DESENGAÑO
Y TIEMPO
Si
te vanaglorias, sincero Placer,
¿por
qué huyes del espejo de la Verdad?
PLACER
Yo
entrego felices regalos,
y
no ofrezco una imagen idealizada
como la que se inventa para los héroes.
BELLEZA
Si
ya no eres, etc.
SEGUNDA
PARTE
Recitativo
TIEMPO
Si
del falso Placer
viste
ya la mentirosa escena,
del
teatro de la Verdad,
he
aquí que yo descorro el telón.
Observa
y mira,
mira
a aquella que la Verdad reclama;
verás
que no se adorna
y
siempre es hermosa.
Ceñida
con blancas vestiduras,
se vuelve hacia el eterno Sol,
y si al espejo mira,
a la frágil mirada y pensamiento humano,
la
falsedad devuelve a lo falso,
y
la verdad a lo verdadero.
Aria
PLACER
Cierra,
cierra tus bellos ojos,
y deja
que vuelen lejos tus pensamientos.
De lo contrario, perderás para siempre,
infeliz,
tus placeres.
Cierra,
cierra tus, etc.
Recitativo
TIEMPO
Divididas
en tres partes
las
horas de tu vida mide, y observa;
observa
el Tiempo pasado,
observa,
ingrata,
el rechazo de
las luces eternas,
y
mira tu propio error.
Observa
el presente,
que
muere al nacer.
Más
allá del denso velo
donde
yace el futuro,
si
tu mirada no lo descorre,
el
pasaje está abierto a la esperanza
y
a las obras.
Aria
BELLEZA
Yo
esperaba encontrar en la Verdad el
Placer,
pero no lo veo aún.
Antes
bien, mi cruel destino
se
aflige al verlo
y
se pierde o palidece.
Yo
esperaba, etc.
Recitativo
PLACER
Vives
en vano afligida,
si
me buscas y me llamas,
estoy
presente.
Aria
PLACER
Tú
juraste que nunca me abandonarías,
aunque el dolor fuera tu recompensa.
Si
resuelves no amarme más,
ya sabes
cual es el castigo
para
quien a su palabra falta.
Tú
juraste, etc.
Recitativo
TIEMPO
Observo,
que la enferma los rayos del sol elude,
no
soporta su gran luminosidad,
culpa
al sol, cuando se trata
de
un error de sus sentidos.
¿Qué
resuelves? ¿Qué piensas?
Dúo
BELLEZA
Quisiera
tener dos corazones en mi pecho:
uno
lo entregaría al Arrepentimiento,
y
el otro se lo daría al Placer.
DESENGAÑO
Pero,
dime,
¿a
cuál de los placeres?
BELLEZA
Al
placer que más apaciblemente
ponga
de manifiesto mi felicidad,
de
la cual después me arrepentiría.
Quisiera
tener, etc.
Recitativo
DESENGAÑO
Juraría
que cerraste tus ojos
al
espejo de la Verdad.
BELLEZA
Los
ojos cerré por temor
a
perder la belleza y mi placer.
DESENGAÑO
Cuanto más hermosa es el alma
que
los despojos mortales,
tanto al Placer terrenal
el
verdadero Placer prevalece.
Aria
DESENGAÑO
No le preocupa el oscuro valle
a
quien desde el monte sabiamente lo mira,
y
ve que se asienta en un mezquino horror.
Tras haberla un día amado,
es el alma desdeñada
la
que detesta de su propio error.
Ya
no le preocupa, etc.
Recitativo
TIEMPO
Es
un grave herror
abandonar el seguro
sendero
que
el pie errante
ha
encontrado.
Contigo
está el Tiempo y el Consejo,
y
cercana está la meta.
Aria
TIEMPO
Es
un gran demente el timonel
que
no quiere cambiar de rumbo,
sabiendo
que el viento le es adverso.
Barquilla
bien engalanada,
vuelve,
vuelve, que aún estás a tiempo,
vuelve a la orilla.
Es
un gran demente, etc.
Recitativo
BELLEZA
Dijiste
la verdad y bien tarde la comprendí.
Pero,
tal vez en mi aflicción,
reflexionando sobre
el dolor, quiero y no quiero.
Cuarteto
BELLEZA
Quiero
Tiempo para decidir...
TIEMPO
El
Tiempo está junto a ti...
DESENGAÑO
... y
el Consejo...
PLACER
... pero
el Consejo es dolor.
TIEMPO
Antes
de que yo te convierta en polvo,
sigue
el bien...
DESENGAÑO
Huye
del peligro...
PLACER
Tiempo
habrá para cambiar de decisión.
BELLEZA
Quiero
Tiempo, etc.
Recitativo
BELLEZA
Junto
al palacio donde el Placer reside,
hay
un hermoso jardín.
En
él, un río turbio apenas se mueve
agitado
por un viento denso y pesado;
dime,
ese río, ¿de dónde surge?
DESENGAÑO
Escucha: surge del llanto
que
derrama el mundo alocado,
y
ese viento pesado y denso lo originan
los
suspiros de los locos amantes.
BELLEZA
¿Desemboca
ese río en el mar?
DESENGAÑO
Muere
en el trayecto,
porque
su meta
y
el buen sendero olvida.
BELLEZA
¿Y
el llanto de los justos?
DESENGAÑO
Hay
gotas que al verlas parecen viles
y
sin embargo, en el Cielo, son perlas.
Aria
PLACER
Deja
la espina
y toma
la rosa;
vas
buscando
tu
propio dolor.
Llegan las blancas canas
a
nuestras sienes
cuando
el corazón menos lo espera.
Deja
la espina, etc.
Recitativo
BELLEZA
Con
notas muy claras
la
Verdad me llama,
amable
Desengaño,
desde
el espejo de la verdad.
¡Ah,
haz que vea nuevamente la luz!
DESENGAÑO
Aquí
está, a tu disposición.
BELLEZA
¡Adiós,
Placer, adiós!
Aria
BELLEZA
Quiero
cambiar mis deseos
y
quiero decir: “me arrepiento”,
y
no decir “me arrepentiré”.
Ahora
que me siento desfallecer,
no
quiero ofrecer a Dios
aquello
que no tengo.
Quiero
cambiar, etc.
Recitativo
BELLEZA
Ahora
que tengo en mi mano
el
verdadero espejo inmortal,
caerás,
frágil cristal;
así
pues, te arrojo al suelo, espejo infiel.
PLACER
¡Detente!
DESENGAÑO
Osado, ¿qué intentas hacer?
Aria
DESENGAÑO
El mal consejero de cabellos rubios
al suelo caerá.
Sufra,
pues, su destrucción,
quien
tan a menudo induce,
con
lirios y rosas,
a
tanto engaño a la Belleza.
Quien
ya fue, etc.
Recitativo
BELLEZA
¿Pero
qué veo, qué miro?
Creía
ser hermosa y soy deforme.
En
mi blonda cabellera,
de trenzas de rígidas serpientes,
la
vergüenza y el dolor están
royendo
mis alegres pensamientos.
¡Sí,
sí, caed al suelo
ricos
adornos de mis cabellos!
Llegue
en este día el fin de mi delirio.
Aria
BELLEZA
Precioso
pino del camino,
arroja
al mar las gemas y el oro
si
ellos hacen tropezar tus pies.
Busca,
en cambio,
los
tesoros que se dispersan
de
un barco que se pierde,
pues
llegar a puerto es una bendición.
Precioso
pino, etc.
Recitativo acompañado
BELLEZA
Sí,
bella Penitencia,
mientras
yo arrepentida derramo amargo llanto,
bríndame
un áspero manto
y
mientras arrojo las flores, dame las espinas.
En
remotos lugares viviré,
mas siempre sola,
pues sólo debe vivir entre monstruos,
en solitario claustro, el monstruo de la vanidad.
Dúo
TIEMPO
Y DESENGAÑO
El
hermoso llanto de la dorada aurora,
es una perla en cada flor.
Sin
embargo, es menos grato el fluir de
ese llanto,
que el que hace surgir el dolor
en un corazón arrepentido.
El
hermoso llanto, etc.
Recitativo
BELLEZA
Placer,
que hasta ahora has vivido conmigo,
observa la Verdad reflejada en este espejo,
vuela tan lejos de mí,
que
del cuándo y del cómo
de
tu vil nacimiento,
yo
no me vuelva a acordar.
Que me olvide de ti y de tu nombre por siempre.
Aria
PLACER
Como
nube que el viento arrastra,
de
ti huyo, desdeñado y acosado.
Si
el engaño es mi único alimento
¿cómo
puedo vivir con la Verdad?
Como
nube, etc.
Recitativo acompañado
BELLEZA
Eternas Inteligencias del Cielo,
que
con verdadera doctrina
enseñáis
a bien amar;
¡oíd,
ángeles, oíd mi llanto!
y
si la verdad del sol eterno
trae
la luz inmortal, enseñádmela,
y haced
que las obras respondan
a ese gran deseo.
Aria
BELLEZA
Tú, predilecto ministro del Cielo,
no
encontrarás más en mi pecho
ni
un deseo impío, ni una vana pasión.
Y
si viví desagradecida a Dios,
tú,
guardián de mis sentimientos,
a Él llévale mi nuevo corazón.
Tú, predilecto ministro, etc.
Digitalizado
y traducido por:
José Luís Roviaro 2016
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