EDIPO REY

Personajes

EDIPO

YOCASTA

CREONTE

TIRESIAS

Rey de Tebas

    Esposa de Edipo

      Hermano de Yocasta    

Adivino, Ciego

Barítono

Soprano

Tenor

Bajo

 

La acción se desarrolla en Tebas, Grecia, en época mitológica.

 

ATTO UNICO 


(Tebe. Piazza in Tebe davanti alla Reggia. La Reggia 
è a destra. Nel fondo a sinistra strada che sale, 
serpeggiando, sopra una collina di ulivi. Statue di 
Apollo, Diana, e Pallade) 

CORO 
(Interno)
Ahi! Ahi! Liberator! Ahi! Ahi! Ahi! Liberator! 
O Sire! Aiuta! Liberatore nostro!
Salvezza nostra! Libera Tebe dal flagello orrendo
Che la percuote! Dalla peste orribile
Che la rende deserta.
Arido il suolo ed aride le donne!
Uccisor della Sfinge tormentante!
Salvezza nostra! Nostro salvator!
Libera Tebe dal flagello orrendo
Sire, O Sire! Il tuo popolo piange,
Aiuto, aiuto, il popolo soffre!
O Sire! Salvezza nostra!

(Edipo appare inalto sulla scalinata; guarda un attimo) 

EDIPO 
(tristamente)
Padre che vede i figli doloranti
Più di tutti il Re soffre,
Più di tutti il Re piange!
Per notti e notti imsonni e tormenate
La mia mente pensò!
Ma ben più alto dell'umano consiglio
È il consiglio dei Numi!
E mio cognato Creonte 
volli si recasse a consultare Apollo.

(accenando avanti a sè) 

Di rose in coronato egli a noi torna.
Ora ascoltate o genti il divino responso!

(il popolo si volge e fa largo a Creonte)

CREONTE
Mio Re! Popolo mio! 
Io vengo a rivelarvi il responso d'Apollo. 

EDIPO
Propizio fu?

CREONTE
Propizio!

EDIPO
Divino Apollo!
Tutelare Nume
Onori, feste, sacrifizi a te!

CORO
Divino Apollo!
Tutelare Nume
Onori, feste, sacrifizi a te!
Onori a te! A te, divino Apollo!

(Un cenno di Edipo frena tutto) 

EDIPO
Parla, Creonte!

CREONTE
Ecco il responso dell'oracolo delfico io ti rivelo, o Re!
Subitamente tal flagello orrendo
nel negro averno tornerà.
E la città de potrà Echeggiare di festosi concenti!
E alfin la pace splenderà serena, L'antica gioia regnerà
Su Tebe nostra ancor!
Solo ad un patto...

EDIPO
Adempiuto sarà!

CREONTE
Febo comanda di punir l'uccisore
Di Re Laio, il tuo predecessore!
La sua impunità è cause del flagello,
È causa sola!

EDIPO
Lontan si trova l'assassino?

CREONTE
In Tebe!

EDIPO
In Tebe! In Tebe? E che più allor si tarda?
Il nome suo! Il nome! E a me sia tratto!

CREONTE
Edipo! Ascolta!
Tacque il nome l'oracolo!

EDIPO
Udiste, o genti? Certo fra voi v'è
Chi conosce il nome dell'uccisor di Laio!
Sia gridato questo nome fatale!
Sia rivelato al Re!

(Silenzio tragico) 

Voi tacete? ...Tacete? 

CREONTE
Edipo, se tu vuoi,
L'indovino Tiresia potrà rendere
Completo e chiaro il vaticino delfico.

EDIPO
Va per Tiresia, e tosto!
... A voi Tebani intanto ca si parlo!
Se alcun di voi sa per qual man fu morto il Re Laio,
Gli impongo rivelarlo!
Se alcun conosca il nome e nol riveli,
Bandito sia dai riti e sacrifizi!
A lui conteso sia i Numi adorar!
E amore, famiglia, tutto qui nel mio regno 
a lui negato sia!
E se in mie case occulto rimanesse,
Me conscio il reo, su me stesso impreco
Quel che ad altri imprecai.
Gente! Così comanda Sire Edipo!

CORO 
(mormorante)
Quel nome è ignoto o Sire!
Niun conosce il nome dell'uccisor di Laio!
Ecco! Tiresia vien!

EDIPO
Il mistero squarciato alfin sarà!

(accompagnato da Creonte arriva il cieco Indovino. 
Creonte lo fa soffermare davanti alla Reggia.) 

EDIPO
Tu sei dinanzi al Re!
Sacerdote d'Apollo,
Il Re ti chiede di completare il detto dell'oracolo!
Rivelare di Laio l'uccisore e salvar Tebe.
Ebben rivela, rivela il nome di chi Laio uccidesse,
E salva Tebe! E salva il Re!

(Pausa.) 

TIRESIA
Lascia ch'io torni alle mie case!
Lascia ch'io non risponda a quanto chiedi.

(si avvia) 

EDIPO
Ferma!
Negato è al tuo potere di squarcia retalveto?
Conosci l'uccisore?

TIRESIA
Lo conosco!

EDIPO
Rivelarlo non vuoi?

TIRESIA
Nol vo'!

EDIPO
Tiresia!
Ah! Tu non vedi con quanta strage inesorabile
La morte qui falcia!
Tu non vedi i corvi tetri a sera calare
A nembi sulla città or cimitero orrendo!
Ma ora senti la voce del tuo Re che trema,
E tre a la voce avvezza al comandar!
E implora piangendo: Deh! Salva Tebe!
Col rivelare il nome dell'uccisor di Laio!

TIRESIA
Meglio per te non saperlo mai.

(fa per andarsene) 

EDIPO
Folgore è l'ira del Re Edipo!
Svela tal nome!

TIRESIA
No!

EDIPO
Messagera di morte sul tuo capo
Alzo la spada fiammeggiante!

CORO
Tiresia!

TIRESIA
Audace! Mi costringi a parlar?
Sventura a te! Dannasti al bando l'uccisore di Laio?
Ebbene: Edipo, predi il bastone del viator 
e vanne lontano!
L'uccisor di Laio, l'infettator di Tebe
Sei tu!

EDIPO
E di Creonte oppur tua questa trama?

CREONTE
Edipo?!

EDIPO
Taci! Creonte, amico un dì
Or mio congiunto, per usurparmi il trono
Ai danni miei congiura! O guardie! In catene!
Entrambi a morte!

(le guardie si gettano su Creonte e Tiresia e li 
incatenano) 

CORO
A morte! A morte!

(Un suono di arpe, un lieve sussurrare di ancelle, come 
un coro a bocca chiusa - come un'oasi nel clamore e 
nell'ira. Giocasta esce dalla Reggia.)

CORO
La Regina! La Regina! Giocasta!

(Silenzio immobilità- Fra le ancelle che suonamo arpe 
accompagnando quasi il suono con accordi vocali, 
Giocasta scende la gradinata. Edipo si porta in fondo 
alla gradinata ad attenderla. Coro di donne. Edipo 
s'inchina e in quell'instante Giocasta scorge gli incatenati.) 

GIOCASTA
Tu, Creonte! Incatene! Il fratel mio!
Il fratel mio! Dimme perchè! 
Creonte parla! Error fu questo certo!
Deh! Per gli Dei toglietemi dal cor l'angoscia.
O Sire! O fratel mio! Parlate, vi prego, parlate!

EDIPO
A tramar contro me per usurparmi il regno
Con questo mago tessitore di frodi lo colsì!

CREONTE
Infamia! Se innocente non sono dall'accusa,
Bene non goda più,
Sacro alle Erinni furibonde io muoia!

GIOCASTA
Rispetta un tanto giuramento, Edipo.

EDIPO
Questo complice suo, o mia Regina
Innanzi a Tebe tutta m'ha chiamato
Uccisor di Laio!

GIOCASTA 
(Con sarcasmo)
E conscio ei stesso esserne dice?
O come tal novella apprese?

EDIPO
Del futuro dei misteri divinator si vanta!
Arte profetica tanta accusa sorregge!

GIOCASTA
Sgombra l'anima sia d'ogni tema, d'ogni pensier!
Le profezie son come foglie: rapide volano via,
Svaniscono per sempre all'aure della verità!
Ferma prova io vidò che in tutti pace apporterà,
Fratello, sposo! A Laio oracol venne un dì
Ch'egli trafitta dal figlio suo sarebbe stata,
E invece come fama ne corse, cadde Laio
Trafitto da ladroni in mezzo a un trivio.

EDIPO
Come dicesti o donna? In mezzo a un trivio?

GIOCASTA
Sì.

EDIPO
Dove?

GIOCASTA
In quella terra che Foccide si chiama.

EDIPO
Ed in qual punto?

GIOCASTA
Dove hanno capo le vie di Delfo e di Daulia.

EDIPO 
(concitato)
Quale aspetto avea Laio, quanta l'etade?

GIOCASTA
Alto, maestoso. 
Lieve ne vischio di canzie tinge or gli il capo.

EDIPO
Era con pochi o conducea da Re seguito molto?

GIOCASTA
Eran quattro e un araldo.

EDIPO
E un cocchio solo?

GIOCASTA
Un cocchio solo.

EDIPO
Donna, chi l'annuncio fatal portò?

GIOCASTA
Un servo all'eccidio scampato.

EDIPO
Nella Reggia egli or vive?

GIOCASTA
Non più - quando egli videte
Cingere di Tebe la corona, le mani toccommi
E supplice mi chiese d'esser mandato ai campi.

EDIPO
Dimmi, rintracciarlo si può?

GIOCASTA
È facil cosa.

EDIPO
(a Creonte e Tiresia)
Liberi siate finchè il pastore qui non venga!

(Le guardie liberano dalle catene Creonte e Tiresia, 
che lentamente si allontanano.) 

EDIPO
(al Coro )
E voi tutti! Correte a rintracciarlo!

(Il Coro si dilegua da ogni parte rapidamente. La 
piazza resta deserta. Edipo è sconvolto.) 

GIOCASTA
Sire! Smarrita io ti riguardo.

EDIPO
Parla; nacque un figlio da te, da Laio?

GIOCASTA
Sì, ma dopo sol tre giorni che fu nato
Per tema dell'oracolo il Re uccidere lo fece.

EDIPO
Ah! Questi oracoli profetizzanti il figlio uccisor
Del padre nelle corti spesseggiano.
Sopra me pure tal minaccia pesa. Nere nubi s'addensano
E offuscano la mente! A me fu padre Polibo di Corinto
e genitrice Merope Doriense.
Un giorno, al desco, un convitato preso dal vino
Osa me dir figlio raccolto per pietà.
L'ira contenni! A Delpo andai. 
L'oracolo non volle rispondermi su ciò.
Mi disse esser destino che uccidessi il mio padre,
Esser destino sposare la mia madre!
Attonita fuggii dalla Corintia terra.
Giunto nella Focide a un trivio
Ove le strade di Delfo e di Daulia si riscontrano,
Vedo un cocchio venir: qualtro e un araldo lo montano,
Fra loro un uom canuto. Io lo percuoto!
L'uom canuto prende una sferza e sul volto mi dà!
Un colpo e morto ei cade!
Mi si accentano tutti! 
Tutti uccido, salva un solo la fuga!
O donna, pensa se l'uccisor di Laio io fossi! 
Orrenda sorte!

GIOCASTA
(teneramente)
Edipo! Edipo!
Non temere, il pastore verrà, che da ladroni
Laio fu ucciso a te dirà, o Edipo!
Svaniranno dall'alma le negre nubi al fine
E la dolce pace al Re dolente ritornerà!
Ah, riposa, mio Re, su questo cor che t'ama!
E fra le mie carezze teneramente 
trovi pace l'anima ognor!
Pace! Serenità! Pace! Pace!

EDIPO
Pace al Re che soffre! Serenità e pace
Al Re che soffre! Serenità, al Re che soffre!

(Trombe di Araldi. Edipo si alza; dall'alto sulla collina 
appaiono Ambasciatori. Gli Ambasciatori scendono 
velocemente. Guardie del palazzo si avvicinano ad 
Edipo, come per prendere ordini.) 

IL CORINTIO
(alle guardie)
Ditemi o buoni: dov'è la Reggia del Sire Edipo?

EDIPO
Quella è la Reggia e il Sire Edipo, io sono.

IL CORINTIO
(saluta inchinandosi profondamente)
Salute al Re! Io vengo da Corinto.

EDIPO
E che ne rechi?

IL CORINTIO
Ferale novella! 
Il nostro Sire Polibo è morto!

EDIPO
Stranier che dici? Polibo morto?

IL CORINTIO
Morto! 

EDIPO
O padre! O padre! Morto lontano e solo!...
Il Sire Edipo or non Sire ma figlio,
Piange, piange!

(Seduto poggia il capo sul seno di Giocasta e con le 
mani si copre il volto. Pausa. Tutti rispettano il dolore 
del Re) 

IL CORINTIO
Insieme alla ferale novella, 
un altra lieta io ne porto.

EDIPO
Una lieta?

IL CORINTIO
Sì. La corintia gente te acclama Re per la salvezza sua. 

EDIPO
Ricuso. No! Non voglio!

IL CORINTIO
Sire! La patria mia da te attende immensi benefici!

EDIPO
Se la morte di Polibo distrugge 
in una parte la profezia di Delfo,
Ben altro resta più atroce e infame!
Unirmi con la madre! No! 
L'oracolo non voglio di sfidar!

IL CORINTIO
E questo solo ti trattiene da cingere in Corinto 
la regale corona?

EDIPO
Questo solo.

IL CORINTIO
Amor di patria! 
A te io faccio dono di un segreto che qui debbo svelare.
Vieni a Corinto libero e sicuro!
Non temere l'oracolo o Signore! 
Figlio non sei di Merope e di Polibo!

EDIPO
(tragico)
Messaggero che dici?

IL CORINTIO
Il vero!

EDIPO
Il vero?... La prova!

IL CORINTIO
Io stesso a Polibo donai te fanciullo!

EDIPO
Trovato?

IL CORINTIO
No! Donato da un pastore 
che ucciderti dovea su questi monti!

EDIPO
Di qual casa il pastore?

IL CORINTIO
Del la casa di Laio! Altro non so!

(Senza una parola, Edipo e Giocasta, che erano uniti, 
con un brivido si scostano l'uno dall'altra tremanti, 
sconvolti; si guardano ambedue, arretrano di qualche 
passo senza una parola, mentre da lungi giungono le 
voci della folla che non debbono però turbare il tema 
musicale che discriverà l'atroce silenzio tragico che 
incombe sulla scena) 

CORO
Al Re il pastore!
S'adduca al Re!
Ecco il pastore!
Al cospetto del Re! O Re! 

(Il Coro entra in scena. Al cospetto di Edipo la folla 
tace di colpo. Edipo senza una parola affera il Pastore 
che tremante è innanzi a lui e lo mostra al Corintio. )

EDIPO
(con voce trasformata)
È questo?

IL CORINTO
(lo guarda)
È questi!

EDIPO
Un fanciullo sui monti a lui donasti?

IL PASTORE
(tremando)
Sire! 

EDIPO
(con voce spaventoso)
Rispondi!

IL PASTORE
Lo donai!

EDIPO
Da chi, perchè ti fu affidato?

IL PASTORE
Dai genitori suoi che per timore di avversi oracoli
Farlo uccider voleano! N'ebbi pietà!

EDIPO
(calmandosi, terrorizzato)
E i genitori?

IL PASTORE
Giocasta e Laio!

EDIPO
E sei tu lo scampato alla strage di Laio?

IL PASTORE
Io sono, o Sire!

EDIPO
(quasi senza voce)
Tu riconosci il regicida in me?

(Il Pastore abbassa la testa annuendo) 

GIOCASTA, EDIPO
(un grido atroce)
Ah!

(Il grido della Regina che fugge si unisce 
al grido di Edipo.) 

EDIPO
Oh luce! Oh luce! 
L'ultima volta questa sia ch'io ti vegga!
Tenebre! Orror! Maledizione a me!

(Fugge nella Reggia. Il popolo concitamente 
commenta. Tonante echeggia dall'interno la voce 
di Tiresia, seguita con angoscia e costernazione dal 
popolo in ascolto) 

TIRESIA
(Dall'interno)
Edipo Re!
Figlio e sposo alla donna on d'egli è nato!
Uccisore del padre!
Dei propri figli padre e fratello!
Edipo Re!

CORO
Ah! Orror! Non potrebbe il mare questa Reggia lavar
Di quanti asconde, obbrobri! orror!
Sventura, o Tebe! Sventura!

(Il Coro si disperde. Il cielo si va sempre più 
oscurando. Bagliore di fulmini. La furia degli elementi 
della natura si scatena paurosamente, mentre nella 
reggia l'immane dramma umano, spietatamente voluto 
dal Fato, si conclude nella sua terrificante tragicità. 
Edipo esce brancolando, il volto sanguinoso, gli occhi 
spenti) 

EDIPO
(quasi singhiozzando)
Oh, notte orrenda! Oh, notte eterna!
Nera! profonda! Ogni vision cancella da me!
L'ultima ancora, quella della regina, 
della madre, della sposa straziata;
Il collo stretto da altorta fune ondeggiante
Dall'alto nel mezzo della stanza atrocemente impura!
Un volto umano ed ogni umana così come mirar?
Profanatore degli amori più soavi,
Agli umani più cari! Tutto avvolgete, o tenebre!
Nulla vedere! 
Nulla udir potessi, solo il ruggir dell'anima sconvolta,
E passare tra i vivi come un'ombra
In sofferenza eterna espiando! Espiando!
O Tebe! Addio! Cielo di Tebe sereno torna!

(Escono le figlie con Creonte) 

L'infettator della cittade, Edipo, per sempre fugge,
Per sempre scompare nelle tenebre! Addio!

(Si avvia. poi si ode singhiozzare.) 

Chi piange là? Chi piange nella Reggia?
Voi siete figlie! Chi v'accompagna? Sei tu, sei tu!
Il nome tuo no posso dire senza invocare perdono! 

(Creonte con un gesto manda le figlie a Edipo. Esse, 
si inginocchino ai suoi piedi piangendo. Edipo posa 
le mani sopra le loro teste e le accarezza.) 

Miei poveri fior, per voi non più sole!
O bianche colombe è chiuso il ciel ai vostri vol!
Ismene soave, Antigone bella, 
un'ultima volta ancor io v'accarezzi qui! 

(Vorrebbe abbracciare le figlie, ma, come atterrito, 
bruscamente si ritira.) 

Che gridi, o Apollo!? Sì!
T'ascolto! T'ascolto o inesorabile!
Contesso è a Edipo carezzare le figlie
Con le mani fraterne!
Orror, Orror, Orrore!
Io t'obbedisco, O Nume, e vado e parto.
Creonte! Tutta la mia vita ti lascio!
O mie dilette, obliate il padre!
Ah!
O notte orrenda, o notte eterna,
Nera, profonda avvolgimi nel tuo manto,
O notte!

(Così dicendo si allontana indietreggiando e si avvia 
per la salita; cade, si rialza. Creonte dolcemente ha 
rialzato le figlie che tendendo le braccia verso il padre 
si avviano verso la Reggia e sostano sulla scalinata. 
Edipo scompare. Le figlie cadono a terra in pianto.)


ACTO ÚNICO 


(Tebas. Plaza ante el palacio que se encuentra a 
la derecha. En el fondo, a la izquierda, un camino 
sinuoso que lleva a una colina con olivos. 
Estatuas de Apolo, Diana y Palas)

CORO 
(desde adentro)
¡Ah, libertador! ¡Ah, libertador!
¡Oh, señor, ayuda! ¡Libertador nuestro!
¡Eres nuestra salvación! ¡Libera a Tebas 
del horrendo flagelo que la sacude!
De la horrible peste que la deja desierta.
¡Estéril el suelo y estériles las mujeres!
¡Asesino de la atroz esfinge!
¡Salvación nuestra! ¡Nuestro salvador!
¡Libera a Tebas del horrendo flagelo!
¡Señor, oh señor, tu pueblo llora!
¡Ayuda, ayuda, para un pueblo que sufre!
¡Oh señor, nuestra salvación!

(Edipo aparece en la escalinata y observa) 

EDIPO 
(tristemente)
¡Como padre que ve a sus hijos dolientes,
más que ninguno sufre el rey,
más que ninguno el rey llora!
¡Durante noches y noches 
de insomnio y tormentos, mi mente pensó!
¡Pero superior al consejo mortal,
es el consejo de los dioses!
Ordené que mi cuñado Creonte 
fuese a consultar a Apolo.

(Haciendo señas) 

¡Él ha regresado coronado de rosas!
¡Ahora, pueblo, escuchad la divina respuesta!

(El pueblo se vuelve y deja pasar a Creonte)

CREONTE
¡Mi rey! ¡Pueblo mío! 
Vengo a revelaros la respuesta de Apolo.

EDIPO
¿Fue propicia?

CREONTE
¡Fue propicia!

EDIPO
¡Divino Apolo!
¡Dios tutelar!
¡Honores, fiestas y sacrificios en tu honor!

CORO
¡Divino Apolo!
¡Dios tutelar!
¡Honores, fiestas y sacrificios en tu honor!
¡Honores para ti, divino Apolo!

(A una seña de Edipo, todos callan)

EDIPO
¡Habla, Creonte!

CREONTE
Ésta es ¡oh, rey! la respuesta del oráculo délfico.
Dentro de poco, la horrenda epidemia de peste
volverá a su negro averno.
¡Y la ciudad podrá gozar de su anhelada armonía!
¡Al fin la paz resplandecerá serena y la antigua 
alegría reinará sobre nuestra querida Tebas!
Pero con una condición...

EDIPO
¡Será cumplida!

CREONTE
¡Febo ordena castigar al asesino
del rey Layo, tu predecesor!
¡Su impunidad es la causa de la epidemia, 
la única causa!

EDIPO
¿Se encuentra lejos el asesino?

CREONTE
¡En Tebas!

EDIPO
¡En Tebas!... ¿En Tebas?... ¿Y a qué esperas?
¡Su nombre! ¡Su nombre! ¡Y encadenadlo!

CREONTE
¡Edipo! ¡Escucha!
¡Calló su nombre el oráculo!

EDIPO
¿Habéis oído? ¡Entre nosotros se encuentra 
quien conoce el nombre del asesino de Layo!
¡Sea pronunciado ese nombre fatal!
¡Sea revelado hoy al rey!

(Trágico y silencio) 

¿Calláis?... ¿Calláis?

CREONTE
Edipo, si quieres, 
el adivino Tiresias podrá revelarte,
completo y claro, el vaticinio délfico.

EDIPO
¡Ve por Tiresias, rápido!
¡Mientras tanto, tebanos, os hablaré!
Si alguno de vosotros sabe 
quién asesinó al rey Layo,
¡le exijo que lo revele!
¡Si alguno conoce el nombre, y no lo revela,
sea excluido en los ritos y sacrificios!
¡Le estará prohibido adorar a los dioses!
¡Amor y familia, todo, le será negado en mi reino!
Y si permaneciese oculto en mi morada,
siendo yo reo, caiga sobre mí el castigo 
que impuse a otros.
¡Pueblo! ¡Así lo ordena Edipo!

CORO 
(murmurando)
¡Ese nombre nos es desconocido, señor!
¡Nadie conoce el nombre del asesino de Layo!
¡Aquí viene Tiresias!...

EDIPO
¡Al fin nos será revelado el misterio! 

(Llega el adivino ciego, acompañado por Creonte. 
Éste lo hace detenerse frente al palacio)

EDIPO
¡Estás delante del rey!
¡Sacerdote de Apolo,
el rey te pide completar el oráculo!
¡Revela al asesino de Layo y salva a Tebas!
¡Vamos, revela el nombre del asesino de Layo 
y salva a Tebas! ¡Salva al rey!

(Pausa)

TIRESIAS
¡Déjame volver a mi hogar!
Permite que no responda a aquello que quieres.

(Se va)

EDIPO
¡Detente!
¿No puedes revelarlo?
¿Conoces al asesino?

TIRESIAS
¡Lo conozco!

EDIPO
¿Y no quieres revelarlo?

TIRESIAS
¡No quiero!

EDIPO
¡Tiresias!
¡Ah! ¿Pero no ves cómo la muerte
avanza inexorable!
¿No ves los lúgubres cuervos descendiendo 
sobre la ciudad, convertida en cementerio?
¡Escucha la voz de tu rey que
truena y obliga a obedecer!
Te imploro llorando, ¡ah, salva a Tebas!
¡Revela el nombre del asesino de Layo!

TIRESIAS
Mejor para ti no saberlo nunca.

(Trata de marcharse) 

EDIPO
¡La ira de Edipo es un rayo!
¡Revela el nombre!

TIRESIAS
¡No!

EDIPO
¡La flameante espada alzo sobre tu cabeza
cual mensajera de la muerte!

CORO
¡Tiresias!

TIRESIAS
¡Osado! ¿Me obligas a hablar?
¡Caiga la desgracia sobre ti! 
¿Condenarás al exilio al asesino de Layo? 
Pues bien, Edipo, ¡toma el cayado y márchate!
El asesino de Layo que ha infectado a Tebas, 
¡eres tú!

EDIPO
¿Es ésta una trampa, Creonte?

CREONTE
¡Edipo!

EDIPO
¡Calla! ¡Creonte, fuiste un día mi amigo,
pero ahora conjuras para usurpar el trono!
¡Guardias! ¡Encadenadlos!
¡Que mueran ambos!

(los guardias se arrojan sobre ambos y 
los encadenan)

CORO
¡Que mueran! ¡Que mueran!

(Música de arpas, susurrar de doncellas, como un 
coro a boca cerrada, como un oasis en medio del 
clamor y la ira. Yocasta sale del palacio.)

CORO
¡La reina! ¡La reina! ¡Yocasta!

(Silencio. Yocasta desciende la escalinata
entre las doncellas que acompañan el sonido de
las arpas con sus voces. Edipo se dirige hacia ella
para esperarla. Coro de mujeres. Edipo se inclina.
En ese instante, Yocasta ve a los prisioneros)

YOCASTA
¡Tú, Creonte! ¡Encadenado! ¡Hermano mío!
¡Hermano mío! ¡Dime por qué! ¡Creonte, habla! 
¡Seguro que esto es un error!
¡Ah, por todos los dioses, calmad mi corazón!
¡Oh, señor! ¡Hermano! ¡Háblame, te lo ruego!

EDIPO
¡Lo descubrí conspirando en mi contra, 
junto con este mago tejedor de artimañas!

CREONTE
¡Infamia! 
¡Si no soy inocente de tu acusación,
que no goce más, y muera a manos de las Erinias!

YOCASTA
Respeta este juramento, Edipo.

EDIPO
¡Ese cómplice suyo, mi reina,
delante de toda Tebas, 
me ha acusado de ser el asesino de Layo!

YOCASTA 
(sarcásticamente)
¿Y dice estar en su sano juicio?
¿En qué basa tal acusación?

EDIPO
¡Dice adivinar los misterios del futuro!
¡Las artes proféticas sostienen su acusación!

YOCASTA
¡Elimina de tu alma el miedo supersticioso!
¡Las profecías son como hojas, 
desaparecen rápido ante la verdad!
¡Te daré una prueba firme, hermano, esposo! 
Un día, Layo consultó al oráculo,
y éste le dijo que su hijo le daría muerte.
Pero es bien sabido que a Layo lo mataron 
unos bandidos en una encrucijada de caminos.

EDIPO
¿Cómo dijiste? ¿En una encrucijada de caminos?

YOCASTA
Sí.

EDIPO
¿Dónde?

YOCASTA
En la región de Fócida.

EDIPO
¿Y en qué lugar exactamente?

YOCASTA
Donde se cruzan los caminos de Delfos y Daulis.

EDIPO 
(agitado)
¿Cuál era el aspecto de Layo, qué edad tenía?

YOCASTA
Alto, majestuoso. 
Unas gentiles canas le coronaban la cabeza.

EDIPO
¿Cuántos hombres lo acompañaban?

YOCASTA
Cuatro y un heraldo.

EDIPO
¿En una sola carroza?

YOCASTA
Sólo una.

EDIPO
Mujer, ¿quién te comunicó el fatal mensaje? 

YOCASTA
Un sirviente que escapó a la matanza.

EDIPO
¿Vive en el palacio?

YOCASTA
Ya no. Cuando te vio ceñir la corona tebana, 
me tomó de las manos y me suplicó
que lo enviara al campo.

EDIPO
Dime, ¿se lo puede encontrar?

YOCASTA
Sería fácil.

EDIPO
(a Creonte y Tiresias)
¡Sed libres hasta que venga el pastor!

(Los guardias liberan a Creonte y Tiresias,
que se alejan lentamente) 

EDIPO
(al pueblo)
¡Corred todos a buscarlo!

(El pueblo se dispersa rápidamente. La plaza 
queda desierta. Edipo está estupefacto.) 

YOCASTA
¡Señor! ¡Estás desconcertado! 

EDIPO
Habla, ¿tú y Layo tuvisteis algún hijo?

YOCASTA
Sí, pero a los pocos días de nacer, 
por temor al oráculo, el rey lo hizo asesinar.

EDIPO
¡Ah, el oráculo profetizó que un príncipe
asesinaría a su padre!
Esa amenaza también recae sobre mí. 
¡Negras nubes se forman y ofuscan mi mente! 
¿Fueron mis padres Pólibo y Mérope de Corinto?
Un día, a la mesa, un invitado borracho me llamó 
"hijo recogido por piedad"... ¡Contuve la ira! 
Fui a Delfos a interrogar al oráculo...
¡Mi destino era matar a mi padre 
y casarme con mi madre!
Atónito, salí huyendo de las tierras corintias.
Al entrar en la región de Fócida, 
donde se cruzan los caminos de Delfos y Daulis,
vi venir una carroza con cinco ocupantes,
entre ellos, un hombre canoso. 
Discutimos sobre la preferencia de paso... 
¡Peleamos!... ¡El viejo me fustigó con su látigo!
¡De un golpe cayó muerto! 
¡Me abalancé sobre los otros, y también los maté!
¡A todos menos a uno, que se dio a la fuga!
¡Oh, mujer! ¿Seré yo el asesino de Layo?
¡Horrendo destino!

YOCASTA
(Cariñosamente)
¡Edipo! ¡Edipo!
¡No temas, el pastor vendrá y dirá que Layo 
fue asesinado por ladrones! ¡Oh, Edipo!
Desaparecerán de tu alma las negras nubes 
y la dulce paz volverá al doliente rey.
¡Descansa, mi rey, sobre el corazón que te ama!
¡Que entre mis caricias 
encuentre tu alma de nuevo la paz!.. 
¡Paz! ¡Serenidad! ¡Paz! ¡Paz!

EDIPO
¡Paz al rey que sufre! ¡Serenidad al rey que sufre! 
¡Serenidad y paz al rey que sufre!

(Suenan trompetas. Edipo se levanta, en lo alto 
de la colina aparecen los embajadores. Éstos 
descienden velozmente. Los guardias se acercan 
a Edipo, listos para recibir las órdenes.) 

UN CORINTO
(a los guardias)
¿Dónde está el palacio de Edipo?

EDIPO
¡Éste es el palacio, y Edipo soy yo!

UN CORINTO
(saluda inclinándose profundamente)
¡Saludos al rey! Vengo de Corinto.

EDIPO
¿Y qué mensaje traes?

UN CORINTO
¡Terrible noticia! 
¡Nuestro señor Pólibo ha muerto!

EDIPO
¿Qué dices?... ¿Pólibo muerto?

UN CORINTO
¡Muerto!

EDIPO
¡Oh, padre! ¡Oh, padre! ¡Muerto en soledad!
¡Edipo, tu hijo, te llora amargamente!
¡Llora! ¡Llora!

(Se sienta y apoya su cabeza sobre el seno de 
Yocasta, con las manos se cubre el rostro. Todos 
respetan el dolor del rey.) 

UN CORINTO
Junto con la atroz noticia, 
otra más alegre te traigo.

EDIPO
¿Más alegre?

UN CORINTO
¡Sí, el pueblo de Corinto te aclama como su rey!

EDIPO
¡Rehuso!... ¡No!... ¡No quiero!

UN CORINTO
¡Señor, allá te esperan grandes riquezas!

EDIPO
La muerte de Pólibo destruye, en parte,
la profecía del oráculo délfico...
Pero ¡aún queda otra más atroz e infame!
¡Unirme con mi madre! ¡No! 
¡No quiero desafiar al oráculo!

UN CORINTO
¿Y es ésa la única razón 
que te impide ceñir la corona corintia?

EDIPO
Así es.

UN CORINTO
¡Amor a la patria!
Te diré un secreto que revelaré aquí mismo.
¡Ven a Corinto libre y seguro!
¡No debes temer al oráculo, oh señor, 
pues no eres hijo de Mérope y Pólibo!

EDIPO
(trágico)
Mensajero, ¿qué dices?

UN CORINTO
¡La verdad!

EDIPO
¿La verdad?... ¡Las pruebas!

UN CORINTO
Yo mismo te entregué a Pólibo.

EDIPO
¿Encontrado?

UN CORINTO
¡No! ¡Entregado por un pastor 
que debía matarte sobre estos montes!

EDIPO
¿De qué casa venía el pastor?

UN CORINTO
¡De la casa de Layo!... No se más.

(Sin decir nada, Edipo y Yocasta, que estaban 
abrazados, se separan con un escalofrío. 
Temblorosos, se miran y se alejan uno de otro, 
sin decir palabra, mientras desde lejos llegan 
las voces del pueblo, que no deben turbar el tema 
musical que describirá el trágico y atroz silencio 
que representa las escena) 

CORO
¡Al rey el pastor!
¡Sea llevado al rey!
¡Aquí está el pastor!
¡A la presencia del rey! ¡Oh, rey!

(En presencia de Edipo, el pueblo calla. Edipo, 
sin decir palabra, toma al pastor y lo muestra 
al corintio)

EDIPO
(con voz transformada)
¿Es éste?

UN CORINTO
(lo mira)
¡Sí, éste es!

EDIPO
¿Le entregaste un niño en los montes? 

EL PASTOR
(temblando)
¡Señor!

EDIPO
(con voz trémula)
¡Responde!

EL PASTOR
¡Sí, se lo di!

EDIPO
¿Quién te lo entregó?

EL PASTOR
Los padres del niño, por temor a un oráculo,
decidieron matarlo... ¡Yo me apiadé!

EDIPO
(calmándose, aterrorizado)
¿Y quienes eran sus padres?

EL PASTOR
¡Yocasta y Layo!

EDIPO
¿Y tú te salvaste de la matanza de Layo?

EL PASTOR
¡Sí, fui el único superviviente, señor!

EDIPO
(casi sin voz)
¿Reconoces en mí al regicida?

(el pastor inclina la cabeza asintiendo) 

YOCASTA, EDIPO
(un grito atroz)
¡Ah!

(El grito de la reina que huye se une 
al grito de Edipo) 

EDIPO
¡Oh, luz! ¡Luz! 
¡Que ésta sea la última vez que te vea!
¡Tinieblas!... ¡Horror!... ¡Me maldigo! 

(Huye hacia el palacio. El pueblo murmura. 
Estruendosa, suena desde adentro la voz de 
Tiresias, oída con angustia y consternación 
por el pueblo.) 

TIRESIAS
(Desde adentro)
¡Edipo, rey!
¡Hijo y esposo de la mujer de la cual nació!
¡Asesino de su padre!
¡De sus hijos padre y hermano!
¡Edipo, rey!

CORO
¡Ah! ¡Horror! ¡El mar no podría lavar 
todos los horrores que esconde este palacio!
¡Horror!... ¡Es tu ruina, oh Tebas! ¡Tu ruina!

(El coro se dispersa. El cielo se oscurece 
progresivamente. Se ven relámpagos. La furia 
de los elementos se desencadena, mientras en el 
palacio, el inmenso drama humano, concluye en 
su terrible tragedia. Edipo sale, yendo a tientas, 
con el rostro ensangrentado y las cuencas de los 
ojos vacías.) 

EDIPO
(casi sollozando)
¡Oh, noche horrenda! ¡Oh, noche eterna!
¡Negra! ¡Profunda! 
¡Borra de mí toda visión!
¡También la última, esa de la reina, 
de la madre, de la esposa torturada!
Colgando de una cuerda por el cuello, impura,
balanceándose desde el techo de la alcoba.
¿Cómo volver a ver cualquier cosa humana?
¡Profanador de los amores más sagrados!
¡Engullid todo, tinieblas! ¡No ver nada! 
¡No oír nada, salvo el rugido de mi alma!
Pasar entre los vivos como una sombra,
expiando mis culpas en eterno sufrimiento.
¡Oh, Tebas! ¡Adiós! ¡Vuelve la serenidad!

(Salen sus hijas, junto con Creonte) 

¡El culpable de las desgracias de la ciudad, Edipo, 
huye para siempre en las tinieblas! ¡Adiós!

(Se aleja. Se oyen sollozos) 

¿Quién llora? ¿Quién llora en el palacio?
¡Mis hijas! ¿Quién os acompaña? ¡Eres tú!
¡No puedo decir tu nombre sin invocar tu perdón!

(Creonte, con un gesto, envía las niñas junto a 
Edipo. Éstas se arrodillan a sus pies llorando.
Edipo las acaricia con sus manos) 

¡Mis flores, no habrá más sol para vosotras!
¡Oh, blancas palomas, el cielo se os ha cerrado!
¡Suave Ismena, bella Antígona, 
quiero acariciaros una vez más! 

(Quiere abrazar a sus hijas pero, aterrado, 
se retira bruscamente.) 

¿Qué dices, Apolo?... ¡Sí!
¡Te escucho! ¡Te oigo, oh, inexorable!
¡Edipo está condenado a acariciar a sus hijas
con manos fraternas!
¡Horror! ¡Horror! ¡Horror!
Te obedezco ¡oh dios! y me marcho.
¡Creonte! ¡Te dejo toda mi vida!
¡Oh, amadas, olvidad a vuestro padre!
¡Ah!
¡Oh, noche horrenda, noche eterna,
negra, profunda, envuélveme en tu manto!
¡Oh, noche!

(Diciendo estas palabras, se aleja hacia la salida; 
cae, se levanta. Creonte, dulcemente, ha tomado a 
las niñas, que, estirando el brazo en dirección a 
su padre, le dicen adiós. Edipo desaparece. Sus 
hijas comienzan a llorar.) 



Escaneado y Traducido por:
Ana Paula Martín 2009