ATTO
PRIMO
Scena Prima
(Notte. Campagna con monte in prospetto; Atlante
sopra la cima del
monte, che sostiene il cielo sopra
le spalle. Molti geni a piedi del
monte. Zoroastro
appoggiato sopra d'un sasso
sta contemplando i
motti delle stelle)
1.- Acompagnato
ZOROASTRO
Gieroglifici
eterni
Che
in zifre luminose ogn'or splendete,
Ah!
Che alla mentre umana
Altro
che belle oscurità non siete.
Recitativo
Pure
il mio spirto audace,
Crede
veder scritto là su in le stelle,
Che
Orlando, eroe sagace,
Alla
gloria non fia sempre rubelle.
Ecco,
sen vien. Su, miei consigli, all'opra!
Scena Seconda
(Orlando
e Zoroastro)
2. Accompagnato
ORLANDO
Stimulato
dalla gloria
Agitato
dall'amore
Che
farai, misero core?
Recitativo
ZOROASTRO
Purgalo
ormai da effeminati sensi.
ORLANDO
Chi
sei? Che parli?
Che vuoi tu? Che pensi?
ZOROASTRO
Di
tua gloria custode,
Ti
stimolo a seguirla. Ergi'l tuo core
Alle
grand'opre.
ORLANDO
Ah!
Me lo tolse amore!
ZOROASTRO
Te
lo renda il valor.
ORLANDO
Languisce
in petto.
ZOROASTRO
Scherno
esser vuoi d'iun vile pargoletto?
3. Sinfonia
(Il
Mago fa segno colla verga, e li Geni portano
via il monte, comparendo
in suo loco la Reggia
d'amore, che in figura di fanciullo siede nel
trono avendo ai suoi piedi addormentati alcuni
Eroi dell'Antichità)
Recitativo
ZOROASTRO
Mira,
e prendi l'esempio;
Nè
appender voti, che di gloria al tempio.
4. Aria
ZOROASTRO
Lascia
Amore e siegui Marte!
Va,
combatti per la gloria.
Sol
oblio quel ti comparte,
questo
sol bella memoria.
(Parte)
Scena Terza
(Orlando solo)
5.
Recitativo Accompagnato
ORLANDO
Imagini
funeste
Che
turbate quest'alma!
E
non avrò sopra di voi la palma?
Sì,
già vi fuggo, e corro
A
inalzar col valor novi trofei:
Ti
rendo o bella gloria i affetti miei.
Ma
che parlo! E non moro!
E
lascierò quel idolo, che adoro!
No:
parto, e fia mia gloria,
Più
servir ad amor, ch'aver vittoria.
6. Aria
ORLANDO
Non
fu già men forte Alcide
Benchè
in sen d'Onfale bella
Spesso
l'armi egli posò!
Ne
men fiero il gran Pelide
Sotto
spoglie di donzella
D'Asia
I regni minacciò!
(Parte)
Scene Quarta
(Boschetto
con capanne di
pastori. Dorinda, poi
Orlando)
7.
Recitativo Accompagnato
DORINDA
Quanto
diletto avea tra questi boschi
A
rimirar quegli innocenti scherzi
E di capri, e di cervi!
Nel
serpeggiar dei limpidi ruscelli
Brillar
i fior, ed ondeggiar le piante;
Nel
garrir degli augelli,
Nello
spirar di zefiretto i fiati.
Oh
giorni allor beati!
Ora
per me funesti.
Recitativo
DORINDA
Io
non so che sian questi
Moti,
che sento adesso entro al mio core.
Ho
inteso dir, che ciò suol fare amore.
(Si
sente di dentro strepito d'armi;
Orlando con spada alla mano
conducendo seco una Principessa.)
ORLANDO
Itene
pur tremendo anima vili,
Ite
d'abisso a popolare i regni.
Tu
ilustre principessa
Libera
sei, e reco più a mia gloria
Il
tuo bello servir, ch'ogni vittoria.
(Partono.)
DORINDA
Quegli
è il famoso Orlando,
Che
vive, a quel ch'io vedo,
Anch'esso
amando.
8. Aria
Ho
un certo rossore
Di
dir quel che sento;
S'è
gioia o tormento,
S'è
gelo o un arodore,
S'è
al fine... Nol sò.
Pur
picciolo meco
Bisogna
che sia
Piacere
o dolore,
Se
l'anima mia
Rinchiuder
lo può.
(Parte)
Scena Quinta
(Angelica
e poi Medoro a parte)
Recitativo
ANGELICA
M'hai
vinto al fin, m'hai vinto, o cieco nume!
L'alma
mia non presume
Di
riportar più i soliti trofei.
E
tu; Orlando, ove sei?
Deh,
mira al fin, che l'idolo, che adoro,
E'
l'amabil Medoro.
Io
lo vidi ferito;
(Medoro
ascolta a parte)
Sanarlo
procurai; ma le sue piaghe
Saldando
nel suo peto: ah! Nel mio core
Per
lui ne apriva Amor una maggiore.
9. Duetto
ANGELICA
Riitornava
al suo bel viso
Fatto
già bianco e vermiglio;
Con
la rosa unito il giglio
Dal
pallor delle viole.
MEDORO
(Acostándose)
E
il mio cor da me diviso
Si
struggeva in fiamma lieve,
Come
suol falda di neve
Discoperta
ai rai del sole.
Recitativo
ANGELICA
Spera,
mio ben, che presto,
Con
più tranquilla sorte
D'essere
a me nel regno,
Come
già reso sei in amor, consorte.
MEDORO
Di
tanto onor troppo mi scorgo indegno.
10. Aria
ANGELICA
Chi
possessore è del mio core
Può
senza orgoglio chiamarsi re.
Io
ch'ho sprezzato più d'un impero,
Ho
a te piegato l'animo altero
E
più d'un soglio val la mia fé.
(Parte)
Scena Sesta
(Dorinda
e Medoro)
Recitativo
MEDORO
Ecco Dorinda, nè sfugirla io posso.
DORINDA
Medoro,
al fin ti trovo
Pure
una volta solo; perchè poche
Son
quelle che lontana da te stia
La
tua bella parente; ed ho timore,
Che
più del sangue a lei t'unisca amore.
MEDORO
No Dorinda, t'inganni, anzi fra poco
Deve
partir, e accompagnarla io debbo.
DORINDA
Tu
con lei partirai?
MEDORO
Con
lei qui venni:
La
vita, che a lei devo,
M'obbliga
d'esser grato.
DORINDA
E
se me lasci,
Poco
temi però d'esser ingrato.
MEDORO
No'l
sarò mai, L'affetto tuo cortese,
Il
tuo volto...
DORINDA
Vorrei
gentil Medoro
Poterti
prestar fede;
Ma
il core non ti crede, e che ingannarmi
Dice,
che vuoi. Non posso consolarmi.
11. Aria
MEDORO
Se
il cor mai ti dirà
Ch'io
mi scordi di te,
Rispondigli
per me,
Ch'è
mensognero.
Memoria
sì gradita
Altro
che con la vita,
mai
non si partirà
Dal
mio pensiero.
(Parte)
Scena Settima
(Dorinda sola)
Recitativo
DORINDA
Povera
me! Ben vedo che m'alletta
Con
un parlar fallace;
Ma
così ancor mi piace,
E
ogni sua paroletta
Mi
fa all'udito certa consonanza
Che
accorda col desio pur la speranza.
12. Aria
O
care parolette, o dolci sguardi
sebben
siete bugiardi
Tanto
vi crederò.
Ma
poi che far potrò
Allor
che troppo tardi
Io
vi conoscerò.
(Parte)
Scena Ottava
(Zoroastro, Angelica e poi Orlando)
Recitativo
ZOROASTRO
Noti
a me sono i tuoi fatali amori
Con
Medoro. E non temi
La
vendetta d'Orlando?
ANGELICA
E'
ver, che devo
Molto
all'eroe; ma ...
ZOROASTRO
Già
sen vien. Celato
Mi
terrò per vegliar d'ognuno al fato.
(Si
retira a parte.)
ORLANDO
Quando
mai troverò l'orme fugaci
D'Angelica
la bella?
ANGELICA
Oh
Dei! Se vien Medoro
Che
qui attendea per partir seco! Eh forse
Se
Orlando qua conduce il novo amore
Per
quella, ch'ei salvò da man' nemica
Non
sarà così grande il mio timore.
Vuò
fingermi gelosa
Per
meglio discoprire il suo pensiero.
(Si
presenta ad Orlando)
Orlando,
ed è pur vero
Ch'io
qui ti veda!
ORLANDO
Oh
cieli! O cara, e come
Potevo
mai sperar sì lieta sorte!
Angelica
mio bene.
ANGELICA
Erri
nel nome,
Isabella
vuoi dir, che là t'attende.
ORLANDO
Son
della principessa
Difensor,
non amante.
ANGELICA
Ma
per tale ti pubblicò Dorinda allora, e quando ...
ORLANDO
Un'Angelica
sol può amare Orlando.
ANGELICA
(Vedendo
Medoro da lontano. Fra sè)
Ma,
oh dei! Vedo
Medoro!
Convien che Orlando allontani di qua.
(Esce
il Mago facendo segno colla verga, sorge
di sotterra una gran fontana,
che copre Medoro,
la scena cangiandosi in un delizioso
giardino)
ORLANDO
Chiedimi
o bella
Nuove
prove d'amore.
ANGELICA
(Fra sè)
O
soccorso opportun!
(Ad Orlando)
Sentimi
Orlando,
se
pur vuoi, ch'io ti creda
A
me fedel; pronto da te allontana
La
dama, che a color di mano hai tolto,
O
non vedrai d'Angelica più il volto.
13. Aria
Se
fedel vuoi, ch'io ti creda
Fa
che veda la tua fedeltà.
Finchè
regni nel mio petto il sospetto,
Mai
l'amor vi regnerà.
(Parte)
Scena Nona
(Orlando solo)
Recitativo
ORLANDO
T'ubbidirò,
crudele,
E
vedrai in questo istante,
Che
della principessa
Fui
solo difensor, ma non amante.
14. Aria
Fammi
combattere
Mostri
e tifei
Novi
trofei
Se
vuoi dal mio valor.
Muraglie
abbattere
Disfare
incanti,
Se
vuoi ch'io vanti
Darti
prove d'amor.
(Parte)
Scena Decima
(Medoro,
ed Anagelica trattenendolo)
Recitativo
MEDORO
Angelica,
deh lascia ...
ANGELICA
Fermati,
oh dei!
Che
pensi far, Medoro?
MEDORO
Riconoscer
chi sia
Chi
teco favellar fin'ora ho visto.
ANGELICA
Fermati,
a morir vai,
Che
quello è Orlando.
MEDORO
Alla
gloria mi togli.
ANGELICA
Ma
ti serbo all'affetto.
MEDORO
Ubbidir
devo...
ANGELICA
Forza
è partir pria che qui torni Orlando.
Va
al fonte degli allori, ivi m'attendi.
ANGELICA, MEDORO
E
del mio amor un novo pegno or prendi.
(S'abbracciano,
quando viene
Dorinda, che trattiene Medoro.)
Scena Undicesima
(Dorinda
e detti)
Recitativo
DORINDA
O Angelica, o Medoro; il vostro amore
Indarno
ormai si cela.
Perchè
il darsi la mano, ed abbracciarsi
E'
qualche cosa più di parentela.
ANGELICA
Dorinda,
il ver dicesti, è tempo ormai
Di
non tener più ascoso,
Che
Medoro è il mio sposo;
Con
lui mi parto già. Grazie ti rendo
Del
cortese ricetto,
Che
dato n'hai; prendi, e conserva questa
Grata
memoria d'un sincero affetto.
(Le
dà un gioiello.)
DORINDA
Lo
prendo, ma speravo
Gioie
più care aver dal tuo Medoro,
Perchè
ancor io l'amavo.
MEDORO
Vaga Dorinda, perdonar mi dei.
DORINDA
Il
ciel te lo perdoni; che m'hai fatto
Più
mal di quel che sai con questo tratto.
15. Terzetto
ANGELICA, MEDORO
Consolati
o bella
Gentil
pastorella
Ch'al
fine il tuo core
E'
degno d'amore
E
amor troverà.
DORINDA
Non
so consolarmi,
Non
voglio sperare.
Più
amor non può darmi
L'oggetto
da amare
Che
perder mi fa.
ANGELICA
Non
perder la speme,
Ch'è
l'unico bene.
MEDORO
Hai
l'alma costante
Per
esser amante.
DORINDA
No,
solo fra pene
Il
cor viverà.
ATTO SECONDO
Scena Prima
(Bosco, Dorinda sola)
16. Aria
DORINDA
Quando
spieghi i tuoi tormenti
Amoroso
rosignolo,
Par
che canti, e piangi allor,
E
accompagni il mio dolor.
Scena Seconda
(Orlando
e Dorinda)
Rectativo
ORLANDO
Perchè,
gentil Dorinda,
Così
vai pubblicando,
Ch'ha
rapito Isabella, e l'ama Orlando?
DORINDA
Io?
Signor,
male intese
Ch'il
riferì, d'Angelica parlai…
ORLANDO
Dimmi,
di quale Angelica tu intendi?
DORINDA
Di
quella, ch'era meco,
E
poi sen è partita
Col
suo Medoro, da lei tanto amato,
Ch'amavo
pure anch'io,
Ch'era
l'idolo mio,
E
me lasciò schernita
Sebben
questo gioiello m'ha donato.
(Gli
fa vedere il gioiello.)
ORLANDO
Che
miro, oh ciel! Questo è il maniglio appunto
Che
già di Ziliante a me fu dono,
E
ch'io dopo a lei diedi. Ah!
Più non posso
Dubitar
ch'ella sia, che me tradisce.
Ma
chi è costiu, che ardisce
D'esser
a me rivale?
E'
il re Circasso? O Ferraguto il Moro?
DORINDA
Già
v'ho detto, che chiamassi Medoro,
Ed
è giovane, e bello,
D'una
bona struttura. Ahi! Che non posso
Scordarlo!
Ed ora tutto quel che miro
Parmi
che sia Medoro, e ognor sospiro.
17. Aria
Se
mi rivolgo al prato
Veder
Medoro mio
In
ogni fior mi fa.
Se
miro il bosco, o'l rio,
Mi
par che mormorando
Or
l'onde, ora le fronde,
dicano
sì ch'amando
Qui'l
tuo Medoro sta.
(Parte)
Scena Terza
(Orlando solo)
Recitativo
ORLANDO
E'
questa la mercede
ANGELICA
spietata!
Del
mio amor, di mia fede?
Ah!
Non vi gioverà da me fuggire;
Che
sino d'Acheronte sulla strada
Vi giungerà ilmi sdegno, e la mia spada!
18. Aria
Cielo!
Se tu il consenti
Deh!
Fa' che nel mio seno
Possa
anche il ferro entrar;
Perchè
a un sì rio dolore
Dal
misero mio core
Sappia
col ferro almeno
L'uscita
ritrovar.
(Parte)
Scena Quarta
(Deliziosa.
Da una parte boschetto
di lauri, e dall'altra una bocca di
grotta. Angelica, Medoro, e
Zoroastro)
Recitativo
ZOROASTRO
A
qual rischio vi espone
Incauti
amanti un cieco amor?
ANGELICA
E'
duopo lontanarsi da Orlando.
ZOROASTRO
E
s'ei vi giunge?
MEDORO
Ho
core anch'io nel petto.
ANGELICA
Forse
per me non sarà mai crudele.
ZOROASTRO
E
avrà pietà di chi gli fu infedele?
Affrettatene
i passi per fuggir il suo sdegno
E
l'opra mia per vostro aiuto impegno.
19. Aria
Tra
caligini profonde
Erra
ognor la nostra mente,
S'ha
per guida un cieco nume.
Di
rovina sulle sponde
E'
in pericolo imminente
Se
ragion non le dà il lume.
(Parte)
Scena Quinta
(Angelica
e Medoro)
Recitativo
ANGELICA
Da
queste amiche piante
Dovermi
allontanar, quanto mi spiace!
MEDORO
Conserveranno
ogn'ora, o mio bel core,
La
memoria fedel del nostro amore.
ANGELICA
Ma
del nostro camino
E
tempo ormai di seguitarne il corso;
Vanne
ed apresta a' corridori'l morso,
Ch'io
qui t'attendo.
MEDORO
Pronto
d'ogni tuo cenno esecutor son io.
Addio
prati, addio fonti, allori addio.
(Scolpisce
i loro nomi nella scorza degli alberi.)
20. Aria
Verdi
allori sempre unito
Conservate
il nostro nome,
Come
unito sarà il cor.
E
poi dite a chi lo miri
Da
qual mano, quando, e come
Fosse
in voi sì ben scolpito,
Se
volete, che sospiri
Invidiando
il nostro amor.
(Parte)
Scena Sesta
(Angelica sola)
Recitativo
ANGELICA
Dopo
tanti perigli, e tanti affanni,
Ora
al paterno regno
Con
Medoro farò lieto ritorno.
Troppo
ingrata ad Orlando
Mi
rendo, è ver, cui debbo onor, e vita.
Ma
che far posso? Egli ben sa per prova,
Che
agli incanti d'un volto
Nè
forza, nè virtu, nè merto giova.
21. Aria
Non
potrà dirmi ingrata,
Perchè
restai piagata
Da
un così vago stral.
Se
quando amor l'offese,
Ei
pur mal si difese
Dall'arco
suo fatal.
(Parte)
Scena Settima
(Orlando solo)
Reciativo
ORLANDO
Dove,
dove guidate, Furie,
Che
m'agitate il piede errante?
Per
ritrovar l'indegna
Coppia,
che si nasconde a gli occhi miei.
(Legge
sopra la scorza degli alberi)
Ma
che rimiro? Oh Dei?
Scolpiti
in queste piante
I
nomi rei d'Angelica e Medoro,
E'l
lor perfido amore, e pur non moro!
Ma
dov'è quella man, che li ha scolpiti?
Forse
che in questo speco
Del
loro amor ricetto, ella s'asconde;
Ne
cercherò ben tuttte
Le
più cieche voragini profonde.
(Entra
nella grotta.)
Scena Ottava
(Angelica,
poi Orlando)
Recitativo
ANGELICA
Tutto
a poter partire
Ha
già disposto il mio gradito amante.
Addio,
dunque vi lascio, amiche piante.
22. Aria
Verdi
piante, erbette liete,
Vago
rio, speco frondoso,
Sia
per voi benigno il ciel.
Delle
vostre ombre segrete
Mai
non turbi'l bel riposo
Vento
reo, nembo burdel.
Recitativo
ORLANDO
Ah perfida, qui sei!
ANGELICA
Chi
mi soccorre? Oh
numi!
(Fugge
nel bosco. Orlando
la
seguita, quando esce Medoro)
Scena Nona
(Medoro solo)
Recitativo
MEDORO
Ohimè!
Che miro! Angelica seguita
Da
un cavalier, fuggendo va nel bosco?
Volo
a correr sull'orme.
(Va
nel bosco.)
Scena Decima
(Angelica
fuggendo, e poi Orlando)
Recitativo
ANGELICA
Amor,
caro amore,
Assistimi
tu,
Tuo
nume imploro.
Ah
Medoro! Medoro!
ORLANDO
Medoro
chiami invan.
ANGELICA
Dove
m'ascondo?
ORLANDO
Non
fuggirai, se non vai nell'altro mondo.
(Angelica
fugge, Orlando la seguita,
quando discende una gran nube, che
asconde
Angelica, e la porta via in aria
accompagnata da quattro geni, che la
circondano)
Scena Undicesima
(Orlando solo)
23. Recitativo Accompagnato
ORLANDO
Ah
Stigie larve! Ah
scelerati spettri,
Che
la perfida donna ora ascondete,
Perchè
al mio amor offeso
Al
mio giusto furor non la rendete?
Ah
misero e schernito!
L'ingrata
già m'ha ucciso;
Sono
lo spirto mio da me diviso;
Sono
un'ombra, e qual ombra adesso io voglio
Varcar
là giù ne' regni del cordoglio.
Ecco
la Stigia barca.
Di
Caronte a dispetto
Già
solco l'onde nere: ecco di Pluto
Le
affumicate soglie, e l'arso tetto.
24. Accompagnato
Già
latra Cerbero
E
già dell'Erebo
Ogni
terribile
Squallida
furia
Sen
viene a me.
Ma
la Furia, che sol mi diè martoro
Dov'è?
Questa è Medoro.
A
Proserpina in braccio
Vedo
che fugge. Or a strapparla io corro.
Ah!
Proserpina piange!
Vien
meno il mio furore,
Se
si piange all'inferno anco d'amore.
Vaghe
pupille, non piangete, no,
Che
del pianto ancor nel regno
Può
in ognun destar pietà;
Vaghe
pupille, non piangete, no.
Ma
sì, pupille, sì paingete, sì,
Che
sordo al vostro incanto
Ho
un core d'adamanto,
Hè
calma il mio furor.
Ma
sì, pupille, sì piangete, sì.
(Si
getta furiosamente dentro alla grotta,
che scoppia, vedendosi il Mago
nel suo carro, che
tiene fra le braccia Orlando, e fugge per aria.)
ATTO TERZO
Scena Prima
(Recinto
di palme. Medoro e poi Dorinda)
Recitativo
MEDORO
Di Dorinda alle mura
Ch'io
ritornassi, Angelica mi disse,
Quando
per ria sventura novo accidente
Mai ne dispartisse.
DORINDA
Medoro,
e come mai qui ti rivedo?
Non
so ancor, se lo credo.
Ma Angelica, dov'è?
MEDORO
Quivi
m'impone
Di
ritornar.
DORINDA
Io
quasi volea dire che tu per me dovessi rivenire;
Ma
sia pur qualsivoglia la cagione,
Sempre
è aperta per te la mia magione.
Celato
star procura,
Perchè
Orlando ti cerca,
E
per te ho gran paura;
sebben
son mal gradita
Più
della mia m'è cara la tua vita.
26. Aria
MEDORO
Vorrei
poterti amar,
Il
cor ti vorrei dar
Ma
sai che mio non è.
E
s'io ti dassi'l cor,
A
un cor, ch'è traditor,
Tu
non daresti fe.
(Parte)
Scena Seconda
(Dorinda
sola)
Recitativo
DORINDA
Più
obbligata gli sono
Or
che mi dice il vero
Son
contenta, è sincero;
E
sebben nulla spero, e nulla bramo.
Non
meno però adesso ancora io l'amo.
(Parte,
ma viene trattenuta da Orlando)
Scena Terza
(Orlando
e Dorinda)
Recitativo
ORLANDO
Pur
ti trovo, o mio bene,
E
dopo tante pene
Pur
giungo a riveder il tuo sembiante!
DORINDA
(Fra sè)
Orlando,
il grande Orlando
mi
si palesa amante!
(Ad Orlando)
Forse
meco scherzando, signor, tu vai.
ORLANDO
Non
so scherzar col foco;
E
quel che per te m'arde è così fiero
Che
non trova più loco.
DORINDA
(Fra sè)
Par
che dica da vero.
ORLANDO
Tu
non rispondi?
DORINDA
(Fra sè)
Che
dirò? Ben grande!
Se
mi vuole in consorte,
Saria
per me di qeusto Eroe la preda:
Chi
sa? Giove altre volte arse per Leda.
ORLANDO
E
tu non parli ancora?
Dimmi
curdel, se vuoi, ch'io viva o mora.
27. Duetto Accompagnato
Unisca
amor in noi
Gli
miei, gli affetti tuoi
Venere
bella.
DORINDA
Ed
innestar tu vuoi
Al
sangue degli eroi
Me
pastorella?
ORLANDO
Unisca
amor in noi
gli
miei, gli affetti tuoi
Venere
bella.
DORINDA
Signor,
meglio rifletti,
Ch'io
son Dorinda.
Recitativo
ORLANDO
Eh
già lo so; tu sei
Pronipote
de Dei:
Ah
no: sei l'Argalia
Fratello
del mio bene,
Che
l'empio Ferrauto uccise a torto.
Gia
in me s'accede l'ira.
DORINDA
(Fra sè)
Addio
speranze! Per mia fe delira.
ORLANDO
Per Angelica mia se tu sei morto,
Ora
ne vuò vendetta.
(Vuol
tirar la spada, e mettersi
in postura di
battaglia)
DORINDA
(Fra sè)
Bell'imbroglio
per me.
(Ad Orlando)
Signor aspetta ...
ORLANDO
Sì,
sì, v'intendo ben, dirmi volete
Ch'è
Ferraù senz'elmo, e senza spada,
Li
lascio dunque anch'io, su via, prendete.
Or
ch'ho lasciato l'armi
Son
pronto a vendicarmi.
(Getta
l'elmo e la spada)
28. Accompagnato
Già
lo stringo, già l'abbraccio
Con
la forza del mio braccio
Nuovo
anteo l'alzo da terra:
E
se vinto non si rende,
Perchè
Marte lo difende,
Marte
ancor io sfido a guerra.
Son
morto, a caro bene,
Trafitto
da rie pene
Languente
cado a terra.
(Parte)
Scena Quarta
(Angelica e Dorinda)
Recitativo
ANGELICA
Di Dorinda all'albergo
Trovar
Medoro io spero.
DORINDA
Ah!
Mia signora, vaneggia affatto Orlando.
ANGELICA
Che
mi narri, Dorinda?
DORINDA
Di
sua strana follia sola è cagione
D'Angelica
l'amor,
E
gelosia.
ANGELICA
Mi
fa pietà, ed ingrata
Mi
crederei
In
non averlo amato;
Se
l'amar fosse arbitrio, e non un fato.
Pure
se Orlando, ah il concedete, oh numi!
Non
fosse più dal suo furore oppresso,
Vorrei
sperar, che vinceria se stesso.
29. Aria
Così
giusta è questa speme,
Che
se l'alma ancora teme,
Ingannata
è dal timor.
Ma
in chi ñaque per l'affanno,
La
speranza è quell'inganno
Che
il piacer cangia in dolor.
(Parte)
Scena Quinta
(Dorinda sola)
Recitativo
DORINDA
S'è
corrisposto un core,
Teme
ancor del suo amore.
Se
un altro è mal gradito
Prova
il martir del barbaro Cocito.
Nel
mar d'amor per tutto v'è lo scoglio;
E
vedo ben, che amare è un grand imbroglio.
30. Aria
Amor
è qual vento
Che
gira il cervello:
Ho
inteso che a cento
Comincia
bel bello
a
farli godere;
Ma
a un corto piacere
Dà
un lungo dolor.
Se
uniti due cori
Si
credon beati,
Gelosi
timori
Li
fan sfortunati;
Se
un core è sprezzato
Divien
arrabbiato,
Così
fa l'amor.
(Parte)
Scena Sesta
(Zoroastro accompagnato d' Geni)
Recitativo
ZOROASTRO
Impari
ognun da Orlando,
Che
sovente ragion sì perde amando.
O
voi del mio poter ministri eletti,
Or
la vostra virtute unite meco.
Si
cangi'l bosco in speco.
(Fa
segno, e la scena si
transforma in orrida
spelonca)
Là
al furor dell'eroe siatene attenti,
Che
fra pochi momenti avrò vittoria,
E
l'eroe renderò sano alla gloria.
31. Aria
Sorge
infausta una procella
Che
oscurar fa il cielo, e il mare,
Splende
fausta poi la stella
Che
ogni cor ne fa goder.
Può
talor il forte errare,
Ma
risorto dall'errore,
Quel
che pria gli diè dolore
Causa
immenso il suo piacer.
(Parte,
e li Geni entrano nella spelonca.)
Scena Settima
(Angelica,
e Dorinda che piange)
Recitativo
ANGELICA
Dorinda,
e perchè piangi?
DORINDA
Non
lo cercar, che al fin se lo saprai
Più
di me piangerai.
ANGELICA
Dimmi,
che avvenne?
DORINDA
Il
furioso Orlando
Ha
distrutto il mio albergo; eh Oh Dei non moro!
Ed
ha sepolto vivo il tuo Medoro.
(Parte
piangendo.)
ANGELICA
Che
intendo! Oh
sorte ria!
Crudel
pur tolto m'hai l'anima mia1
Scena Ottava
(Orlando
e Angelica)
Recitativo
ORLANDO
Più
non fuggir potrai
Perfida
Falerina...
ANGELICA
In
me ravvisa
Angelica
da te gia un tempo amata,
Ora
da te abborita. Aprimi'l petto,
Levane
pure il core
Come
l'alma m'hai tolta,
E
con Medoro l'hai viva sepolta.
ORLANDO
Sì,
sì, devi morir, o core ingrato.
ANGELICA
Non
piango il mio, ma di Medoro il fato.
32. Duetto
ANGELICA
Finchè
prendi ancora il sangue
Godi
intanto
De'
miei lumi al mesto umor
ORLANDO
Sol
ha sete di sangue il mio cor.
ANGELICA
Che
dell'anima, che langue
Questo
pianto
E'
sangue ancor.
ORLANDO
Ma
non placa il mio giusto rigor.
Recitativo
ORLANDO
Vieni...
(La
prende per forza)
Vanne
precipitando
Di
queste rupi al baratro profondo.
ANGELICA
Numi,
pietà!
(La
getta furiosamente nella
spelonca, che subito si cangia
in un
bellissimo Tempio di Marte.)
ORLANDO
Già
per la man d'Orlando
D'ogni
mostro più rio purgato è il mondo.
Ora
giunge la notte dalle Cimerie grotte,
Ed
è seco Morfeo,
Che
i papaveri suoi sul crin mi sfronda,
Porgendomi
a gustar di lete l'onda?
33. Aria
ORLANDO
Già
l'ebro mio ciglio
Quel
dolce liquore
Invita
a posar.
Tu
perfido amore
Volando
O
Scherzando
Non
farmi destar.
(Si
addormenta sopra di un sasso.)
Scena Nona
(Orlando,
che dorme, Zoroastro, e poi Dorinda)
Recitativo
ZOROASTRO
Ecco
il tempo prefisso!
Amor,
fa quanto puoi,
Che
Orlando schernirà gl'inganni tuoi.
34. Recitativo Accompagnato
Tu
che del gran tonante
Coll'artiglio
celeste
Il
folgore sostieni;
Le
mie leggi son queste:
(Rimirando
il cielo.)
Dalla
region stellante
Che
rapida a me vieni
Reca
il divin liquore
Per
risanar dell'egro Orlando il core.
35a. Sinfonia
(Fa
segno colla verga, e quattro Geni per aria
accompagnano un Aquila che
porta un vaso
d'oro nel becco.
Zoroastro prende il vaso, e
l'Aquila
colli Geni vola via per aria. Il Mago
s'accosta ad Orlando, quando
esce Dorinda)
Recitativo
DORINDA
Ah!
Che
fate signor? S'egli si desta,
Certo
ambidue ne uccide.
ZOROASTRO
Non
temer, che lo voglio oggi guarire.
DORINDA
E`più
sicur a lo lasciar dormire.
35b. Sinfonia
(Zoroastro
getta il liquore sopra il volto
d'Orlando; poi si ritira. Orlando si
sveglia sano.)
Recitativo
ORLANDO
Dormo
ancora, o son desto?
Come
qui mi ritrovo
Senz'elmo,
e senza'l mio famoso brando?
Chi
disarmarmi osò? Parla Dorinda!
DORINDA
Ve
lo direi; ma temo che torniate
Alla
vostra follia,
E
che lo paghi poi la vita mia,
Come
pure faceste
Ad Angelica, e Medoro, che voi uccideste.
ORLANDO
Pur
troppo hai detto, ed ho pur troppo udito.
E
non m'inghiotte il suolo?
Non
mi folgora il cielo?
Dove,
o misero Orlando
N'andrai
per ritrovar chi con la morte
Ti
tolga al tuo rossore?
DORINDA
Ben
lo diss'io, ritorna a rimpazzire:
E'
meglio di fuggire.
(Corre
via)
36. Accompagnato
ORLANDO
Per
far mia diletta
Per
te la vendetta,
Orlando
si mora.
(Corre
per andare a precipitarsi, quando
ricontra
Angelica, che lo trattiene.)
Scena Ultima
(Angelica,
Orlando, Medoro, Zoroastro e Dorinda)
Recitativo
ANGELICA
Dei
viver ancora.
ORLANDO
Che
vedo, oh dei!
ANGELICA
tu vivi?
ANGELICA
Vivo
sì, e vive ancora
Chi
amandomi t'offende, e vuol mia sorte...
MEDORO
Signor,
dammi la morte;
Non
ti chiedo la vita
Senza
colei, per cui m'è sol gradita.
ZOROASTRO
Orlando,
al tuo furore,
Geloso
di tua gloria
Io
fui custode, e dalla morte io trassi
Angelica, e Medoro,
E per ambo da
te la grazia imploro.
DORINDA
Signor
vi priego anch'io
sebben
perdo (ho un gran cor!) Medoro mio.
ORLANDO
Non
più! Udite tutti,
Qual
sia d'Orlando la più bella gloria;
(In
questo punto sorge di sotterra
in mezzo al Tempio il simulacro di
Marte col foco acceso sopra l'ara)
37. Recitativo Accompagnato
ORLANDO
Vinse
incanti, battaglie, e fieri mostri,
Di
se stesso, e d'amor oggi ha vittoria.
Angelica
a Medoro unita godi.
GLI ALTRI
Chi
celebrar potrà mai le tue lodi?
38. Quartetto e Cori
ORLANDO
(Verso
Angelica e Medoro)
Trionfa
oggi'l mio cor
E da sì bell'aurora
Avrà
più bello ancora
un
giorno il vostro amor.
ANGELICA, MEDORO
Trionfa
oggi'l mio cor
E
con più lieta face
La
fedeltà, la pace
Risplenderà
d'ognor?
DORINDA
Mi
scordo ogni dolor
Oblio
quel che m'affanna,
V'invito
alla capanna
Per
festeggiar ancor.
TUTTI
Con
un diverso ardor
Giacchè
ciascun è pago
Dar
lodi sol sia vago
A
gloria, ed all'amor.
|
PRIMER ACTO
Escena Primera
(Noche. Un campo con una montaña en perspectiva.
Atlas, en la cumbre de la montaña, sosteniendo los
cielos sobre sus hombros: varios genios al pie de la
montaña. Zoroastro apoyado sobre una piedra, y
contemplando los movimientos de
las estrellas)
1. Acompañado
ZOROASTRO
¡Eternos emblemas de misterioso significado
que brillan en fuentes de radiante luz,
ah, que a la mente humana
sólo son bella oscuridad!
Recitativo
Pero mi espíritu audaz,
Cree ver reflejado en las estrellas
Que Orlando, sagaz héroe,
No siempre estará contrariado con la
gloria.
¡Ah, aquí viene! ¡Mis consejos le
ayudarán!
Escena Segunda
(Orlando y Zoroastro)
2. Acompañado
ORLANDO
Estimulado por la gloria
Agitado por el amor,
¿Qué harás, mísero corazón?
Recitativo
ZOROASTRO
Limpia tu corazón de sentidos
afeminados.
ORLANDO
¿Quién eres? ¿Qué hablas?
¿Cuál es
tu intención? ¿Cuáles tus pensamientos?
ZOROASTRO
Soy el custodio de tu gloria,
El que te estimula a seguirla.
Eleva tu
corazón y sigue tu destino.
ORLANDO
¡Ah, soy un cautivo del amor!
ZOROASTRO
El valor te liberará de él.
ORLANDO
Está arraigado en mi pecho.
ZOROASTRO
¿Podrás soportar ser un vil sin gloria?
3. Sinfonía
(El mago hace una señal con su vara mágica y la
montaña desaparece. En su lugar, surge el palacio
del dios Amor que está sentado en su trono, con la
apariencia de un joven; y algunos de los héroes de
la
antigüedad se ven adormilados a sus pies)
Recitativo
ZOROASTRO
¡Mira, y aprende el ejemplo!
Consagra tus inclinaciones al templo de
la gloria
4. Aria
ZOROASTRO
¡Deja el Amor y sigue a Marte!
¡Ve, lucha por la gloria!
Aquel, compartirá contigo el olvido;
Éste, perpetuará tu memoria.
(Se va)
Escena Tercera
(Orlando solo)
5. Recitativo Acompañado
ORLANDO
¡Imágenes funestas que turbáis mi alma!
¿No degustaré el triunfo por ahora?
Sí, renuncio a todo, y corro
A por nuevos trofeos que renueven mi valor.
A ti, brillante gloria, doblego mis
pasiones.
Pero ¿qué digo? ¿Y no muero?
¡Abandonar al ídolo que adoro!
¡No, me voy!
Haré mi gloria más grande al servicio del amor,
Que al de
laureadas conquistas.
6. Aria
ORLANDO
¡No demostró menos bravura Alcide,
Cuando las armas, en horas de amor,
Dejó al cuidado de la dulce Omphale!
¡Ni la furia de Pelide decayó,
Cuando vestido como una doncella
Amenazó a toda Asia con destruirla!
(Se va)
Escena Cuarta
(Un bosquecillo con
cabañas de
pastores. Dorinda, y después Orlando)
7. Recitativo Acompañado
DORINDA
¡Qué placer hay entre estos bosques
Al mirar el inofensivo juego
De cabras y ciervos!
El serpentear de los nítidos arroyos,
El brillo de las flores, el ondear de
las plantas,
El gorgojeo de los pájaros
Y el suspiro de los céfiros y brisas.
¡Oh, benditos días felices!
Ahora, para mí, funestos.
Recitativo
DORINDA
No sé que significa esto
Pues siento mi corazón agitado.
Es tal la intesndad, que el amor debe
tener la culpa.
(Se oye un estrépito de
armas.
Orlando entra espada en la mano
conduciendo a una princesa.)
ORLANDO
Que se alejen las viles almas
Del abismo de un reinado del
populacho.
Tú, ilustre princesa, has sido liberada.
Y enriquece a mi gloria estar a tu servicio,
Más que cualquier
victoria.
(Se van)
DORINDA
Éste es el famoso Orlando
Que vive, por lo que veo,
Sujeto a las leyes del amor.
8. Aria
Un cierto rubor me aparece
Cuando manifiesto lo que siento;
Si es gozo o tormento,
Si es frío o ardor,
Sea lo que sea... no lo sé.
Sólo sé que
Es emocionante
Tal placer o dolor,
Pero mi alma
Lo disimula todo.
(Se va)
Escena Quinta
(Angélica y, después, Medoro aparte)
Recitativo
ANGÉLICA
¡Me has vencido al fin, me has vencido,
oh, ciego dios!
Mi alma no presumirá más
de obtener sus acostumbrados trofeos.
Y tú, Orlando, ¿dónde estás? ¡Ah!
Y al final, al ídolo que adoro,
Es al amable Medoro...
¡Lo vi herido!
(Medoro escucha aparte)
Intenté curarlo;
Pero mientras se
curaba la herida en su pecho,
¡Ah, en mi
corazón el amor hacía otra mayor!
9. Dúo
ANGÉLICA
Volvió su bello aspecto:
Semblante blanco y sonrosado,
Como la rosa mezclada con el lirio,
Alejándose del tono pálido de la
violeta.
MEDORO
(Aproximándose a
ella.)
Mi corazón empieza a encenderse
Y en dulces llamas se consume,
Como los copos de nieve
Se funden con los rayos del sol.
Recitativo
ANGÉLICA
Espera, mi bien, que pronto,
Con una mejor suerte,
Compartirás conmigo el reinado,
Como ya haces con mi amor, esposo.
MEDORO
No soy merecedor de tan gran honor.
10. Aria
ANGÉLICA
Quien es poseedor de mi corazón
Puede, con orgullo y sin miedo, llamarse
rey.
Yo he despreciado más de un imperio,
Por ti he modificado mi semblante
altanero
Y más de un trono ignorará mi amor por
ti.
(Se va)
Escena Sexta
(Dorinda y Medoro)
Recitativo
MEDORO
Aquí viene Dorinda y no puedo evitar
encontrármela.
DORINDA
¡Medoro, al fin te encuentro!
Y por una vez estás sin compañía.
Últimamente noto que vuestras
relaciones,
Siendo honestas, tienen
poco que ver
Con la sangre y mucho con el amor.
MEDORO
No, Dorinda, te engañas, ella dentro de poco
Deberá partir y yo ytendré que acompañarla.
DORINDA
¿Te irás con ella?
MEDORO
Con ella iré.
La vida le debo
Y eso me obliga a ser galante.
DORINDA
Y sin embargo, al abandonarme,
No temes ser ingrato conmigo.
MEDORO
No es esa mi intención.
Aprecio tu cortesía, tu simpatía...
DORINDA
Me gustaría, gentil Medoro,
Poder creerte;
Pero mi corazón me dice que mientes.
No me queda
consuelo.
11. Aria
MEDORO
Si tu corazón habla de mí
Y dice que te olvidaré,
Respóndele, de mi parte,
Que es un mentiroso.
Tan gratos momentos contigo,
A no ser con la pérdida de la vida,
Nunca se desvanecerán
De mi pensamiento.
(Se va)
Escena Séptima
(Dorinda sola)
Recitativo
DORINDA
¡Pobre de mí!
Demasiado fácil le resultó
A esa lengua falaz
convencerme.
Pero me gusta, y cada una de sus palabras
Hacen deleitarse a mi oído.
¡Que mi deseo se abrace a la esperanza!
12. Aria
¡Oh, encantadoras palabras! ¡Oh, dulce
semblante!
Aunque parecéis engañosos,
Continuaré creyendo lo contrario.
Pero, aún en mi loca confusión,
Y siendo tarde para evitar el dolor,
Descubriré cómo es él.
(Se va)
Escena Octava
(Zoroastro, Angélica y después Orlando)
Recitativo
ZOROASTRO
Me doy cuenta del fatal amor
Que sientes por Medoro.
¿No temes la venganza de Orlando?
ANGÉLICA
Es verdad, que le debo mucho
Al héroe, pero...
ZOROASTRO
¡Ahí viene!
Me ocultaré para velar por vuestro destino.
(Se retira aparte)
ORLANDO
¿Cuándo podré hallar los pasos
fugaces
de la bella Angélica?
ANGÉLICA
¡Oh, Dios, si ahora llegara Medoro!...
Pues hemos quedado aquí para marcharnos.
Si la fuerza que conduce a Orlando hasta aquí
Es debido al nuevo amor que siente por aquélla
Que salvó de manos del enemigo,
No deberé temer nada.
Fingiré celos para descubrir sus intenciones.
(Se presenta a Orlando)
¡Orlando¡
¿Es verdad lo que he visto antes aquí?
ORLANDO
¡Oh, cielos!
¡Oh, querida, cómo podía esperar suerte tan gozosa!
¡Angélica, bien mío!
ANGÉLICA
Te equivocas en el nombre,
Y quieres decir Isabel... la que
esperabas.
ORLANDO
Soy de la princesa
El defensor, no el amante.
ANGÉLICA
Pero Dorinda me dijo que cuando...
ORLANDO
Orlando sólo puede amar a Angélica.
ANGÉLICA
(Viendo a Medoro a
lo lejos)
¡Oh, dioses! ¡Allí veo a Medoro!
Conviene que Orlando se vaya de aquí.
(Aparece el mago y
agita su varita mágica.
Surge de la tierra una gran fuente
que oculta a
Medoro. La escena cambia a un delicioso jardín.)
ORLANDO
Pídeme ¡oh, bella!
Nuevas pruebas de amor.
ANGÉLICA
(Para sí)
¡Oh, socorro oportuno!
(A Orlando)
Escucha, Orlando, lo que debes hacer
para que yo te crea fiel a mí.
Aleja cuanto antes de ti
Esa dama, que rescataste de la mano del
enemigo,
O no verás a Angélica nunca más.
13. Aria
Si te voy a ser fiel, debo creer que
Que va a ser sincera tu fidelidad.
Mientras reine en mi pecho la sospecha,
Mi amor no surgirá.
(Se va)
Escena Novena
(Orlando solo)
Recitativo
ORLANDO
Te obedeceré, cruel,
Y verás en este instante,
Que de la princesa
Sólo fui el defensor, pero no el
amante.
14. Aria
Me dispongo a luchar
Contra los monstruos más fieros que
surjan,
Y así nuevos trofeos
Te ofreceré de mi valor.
Abatiré murallas
Y desafiaré los encantamientos
Para mostrarte que lucho
Para darte prueba de mi amor.
(Se va)
Escena Décima
(Medoro, y Angélica deteniéndolo)
Recitativo
MEDORO
¡Angélica, déjame!...
ANGÉLICA
¡Detente, por Dios!
¿Qué piensas hacer, Medoro?
MEDORO
Ir a ver quien es
Aquél que ha hablado contigo.
ANGÉLICA
¡Detente o morirás!
Pues aquél es Orlando.
MEDORO
¿Me impides alcanzar la gloria?
ANGÉLICA
Te retengo para asegurarte mi amor.
MEDORO
Debo obedecer...
ANGÉLICA
Debemos partir antes que Orlando
vuelva.
Espérame junto a la fuente del bosque.
ANGÉLICA, MEDORO
Y de mi amor una nueva señal te
ofrezco.
(Entra Dorinda cuando Angélica
y Medoro están abrazados)
Escena Decimoprimera
(Dorinda y los anteriores)
Recitativo
DORINDA
¡Oh, Angélica! ¡Oh, Medoro!
En vano ocultáis vuestra pasión,
Porque el darse la mano y abrazarse
Es una cosa mucho más que de simple
parentela.
ANGÉLICA
Dorinda, al ver esto, es tiempo ya
De no ocultar por más tiempo
Que Medoro es mi esposo.
Con él me marcho.
Las gracias te doy por la cortés acogida
que nos has brindado.
Toma este grato recuerdo de un cariño sincero.
(Le da una joya.)
DORINDA
La tomo, aunque yo esperaba tener
Una querida gema como regalo de ti, Medoro,
Porque yo también te amo.
MEDORO
Delicada Dorinda, debes perdonarme.
DORINDA
Los cielos te perdonan por lo que has
hecho,
Que me has herido mucho más de lo que
piensas.
15. Trío
ANGÉLICA, MEDORO
Consuélate ¡oh, bella!
Gentil pastorcita,
Que al fin y al cabo tu corazón
Es digno de amor
Y amor conseguirá.
DORINDA
No deseo consolarme.
No puedo esperar amor
Del que no quiere dármelo.
El objeto de mi amor
Me ha hecho perder esperanza.
ANGÉLICA
No pierdas la espernza,
Que es el único bien que te queda.
MEDORO
Se alce el alma constante
Para atraer al amante.
DORINDA
No, sólo en la pena
El corazón vivirá.
ACTO SEGUNDO
Escena Primera
(Un bosque, Dorinda sola)
16. Aria
DORINDA
Cuando despliegues tus tormentos,
Amoroso ruiseñor,
Cantarás a la vez que solloces
Y acompañarás mi dolor.
Escena Segunda
(Orlando y Dorinda)
Recitativo
ORLANDO
¿Por qué, gentil Dorinda,
Vas diciendo que tomé a Isabel
Y que Orlando la ama?
DORINDA
¿Yo? Señor, mal entendiste lo que dije,
hablaba de Angélica...
ORLANDO
Dime, ¿de qué Angélica hablas?
DORINDA
De aquella que estuvo aquí
Y partió con su Medoro
Que tanto ella ama.
Que aunque yo también lo amé,
Y era mi ídolo,
Me dejó desolada.
Esta joya que ella me
regaló, lo demuestra.
(Le enseña la
joya.)
ORLANDO
¡Qué veo, oh, cielos! Éste es el
brazalete
Que Ziliante me dio una vez
Y que le di a esa ingrata.
¡Ah!, no
puedo dudar que es ella,
Y que me ha traicionado.
Pero, ¿quién es aquel que se atreve a ser mi rival?
¿Es el rey Circazo? ¿O Ferraguto, el
Moro?
DORINDA
Ya te lo he dicho, se llama Medoro.
Es joven y apuesto, con un bello semblante.
¡Ay de mí, que no puedo olvidarlo!
Pues ahora a todo aquello
que miro
Me parece que es Medoro y en su honor
suspiro.
17. Aria
Si me dirijo al prado,
Ver a mi Medoro
En toda flor me parece.
Si miro al bosque o al río,
Me parece que murmurando,
La brisa o la fronda
Me dicen que amando
Aquí está tu Medoro.
(Se va)
Escena Tercera
(Orlando solo)
Recitativo
ORLANDO
¡Ésta es la recompensa,
despiadada Angélica!
¿De mi amor, de mi fidelidad?
¡Ah, te será inútil huir de mí,
si no es Caronte con su barca,
será mi venganza con su espada!
18. Aria
¡Cielo! Si lo consientes,
haz que en mi pecho
pueda la espada entrar;
porque así, un río de dolor
de mi mísero corazón
la sabia espada sabrá
dejar transcurrir.
(Se va)
Escena Cuarta
(Un jardín. De un lado un bosquecillo
de laureles y en el otro, la entrada a
una gruta. Angélica, Medoro y Zoroastro)
Recitativo
ZOROASTRO
¿A tal peligro os exponéis,
incautos amantes, por un amor ciego?
ANGÉLICA
¡Huimos velozmente de Orlando!
ZOROASTRO
¿Se percató de algo?
MEDORO
Mi pecho alberga un corazón tan valiente como el suyo.
ANGÉLICA
Si lo convenzo, puede que no sea tan despiadado.
ZOROASTRO
¿Y tendrá piedad a pesar de tu
infidelidad?
Os precipitasteis al huir de su fiera
venganza...
Pero ahora es cosa mía el protegeros.
19. Aria
Tras profundas dilaciones
Equivocarse es honor de nuestras mentes
Cuando son guiadas por el ciego dios.
La persecución de sus objetivos
Es un peligro cierto
Puesto que la razón no le ilumina el
camino.
(Se va)
Escena Quinta
(Angélica y Medoro)
Recitativo
ANGÉLICA
Que de estas amigables sombras de los
árboles
debamos irnos, ¡me desagrada mucho!
MEDORO
Conservemos, ¡oh, mi bello corazón!
La dulce memoria de nuestro amor.
ANGÉLICA
Pero de nuestro camino
Es tiempo ya de seguir su curso;
¡Ve y prepárate para la partida,
que yo te espero aquí!
MEDORO
De todos tus deseos soy raudo ejecutor.
¡Adiós prados, adiós fuentes, árboles, adiós!
(Talla sus nombres
en dos árboles)
20. Aria
Verdes árboles, siempre unidos,
Conservad nuestros nombres
Como unidos estarán nuestros corazones.
Decid a los que os miren
De qué mano, cuándo y cómo
ocurrió tan bella inscripción.
Y si les place,
Que suspiren envidiando nuestro amor.
(Se va)
Escena Sexta
(Angélica sola)
Recitativo
ANGÉLICA
Después de tantos peligros y dolores,
Hacia el reino de mi padre con Medoro
Haré un feliz regreso.
Es cierto que ingrata a Orlando me volví,
pues a él le debo el honor y
la vida.
Pero, ¿qué puedo hacer?
Él sabe bien
que contra el encanto de la belleza
No pueden ni fuerza, ni virtud, ni méritos.
21. Aria
No podrá decirme ingrata,
Porque he sido abatida
Por una flecha de Amor.
Por eso, si al amor forzara,
Sólo conseguiría recoger
Un desdichado trofeo.
(Se va.)
Escena Séptima
(Orlando solo)
Recitativo
ORLANDO
¿Dónde, dónde me llevas, Furia,
que agitas mi pie errante?
Encontremos a la indigna pareja
que de mi vista se esconde.
(Lee los nombres grabados en los árboles)
Pero, ¿qué veo? ¡Oh, dioses!
¡Esculpidos en esta corteza están
Los nombres de los malditos: Angélica y Medoro!
¿Así muestran su pérfido amor y por ello
no muero?
Pero, ¿dónde está la mano que ha
tallado esto?
Quizás en esta gruta tienen
El caprichoso lugar para su amor.
Los encontraré aunque sea
En las más ciega y profunda de las sombras.
(Entra en la
gruta.)
Escena Octava
(Angélica, después Orlando)
Recitativo
ANGÉLICA
Todo para poder partir
Ya lo ha dispuesto mi gran amor.
¡Adiós, ya os dejo, amigos árboles!
22. Aria
Verdes arboles, floreciente espesura,
Sereno río, gruta frondosa,
Para vosotros es benigno el cielo.
Vuestras dulces y secretas sombras
No podrían turbar ni el bello reposo
Ni el maldito viento, ni los crueles
tormentos.
Recitativo
ORLANDO
¡Ah, pérfida, aquí estás!
ANGÉLICA
¿Quién me ayuda? ¡Oh, dioses!
(Huye al bosque y Orlando
corre tras ella. Entra Medoro.)
Escena Novena
(Medoro solo)
Recitativo
MEDORO
¡Ay de mí! ¡Qué veo!
¿Angélica
perseguida por un caballero?
Corro en su ayuda.
(Se interna en el bosque)
Escena Décima
(Angélica huyendo y después Orlando)
Recitativo
ANGÉLICA
¡Amor, querido Amor,
Ayúdame!
¡Tu poder imploro1
¡Ah, Medoro! ¡Medoro!
ORLANDO
A Medoro llamas en vano.
ANGÉLICA
¿Dónde me escondo?
ORLANDO
¡No huirás, a no ser que te vayas al
otro mundo!
(Angélica huye,
Orlando la sigue.
Una gran nube con cuatro genios
desciende, cubre a Angélica, y
se la l
leva por el aire)
Escena Undécima
(Orlando solo)
23. Recitativo Acompañado
ORLANDO
¡Ah, monstruos estigios! ¡Ah, malditos espectros!
¡Ahora escondéis a la pérfida dama!
¿Por qué a mi amor ofendido,
A mi justo furor, no la ofrecéis?
¡Ah, miserable y desolado!
La ingrata me ha hecho mucho daño.
Noto como mi espíritu se parte.
Me transformo en sombra y, como tal,
Huiré del reino de la cordura.
¡He aquí la barca de la Estigia!
Hacia el lugar donde habita Caronte
Ya atravieso la negra corriente.
¡He ahí a
Plutón, en su llameante trono!
24. Acompañado
Ya ladra Cerbero,
Y ya del Erebo
Todas las terribles
Y escuálidas Furias
Vienen a mí.
Pero la Furia que me debe martirizar, ¿dónde está?
Allí está Medoro.
A los brazos de Proserpina veo que huye.
Voy a atraparlo.
¡Ah, Proserpina llora!
Mi furia se calma pues
veo que en el infierno
Se llora también
de amor.
¡Malditos ojos, no lloréis, no!
Que el llanto en este reino de oscuridad
No puede desembocar en piedad.
¡Malditos ojos, no lloréis, no, no!
Pero sí, ojos, sí, llorad, sí,
Que sordo a vuestro encantamiento
Opongo un corazón de diamente
Que no hará menguar mi furor.
Pero sí, ojos, sí llorad, sí.
(Entra decidido en la gruta donde el
mago, guiando un un carro, toma a
Orlando por el brazo y lo eleva por el
aire.)
ACTO TERCERO
Escena Primera
(Un palmeral. Medoro y
después Dorinda)
Recitativo
MEDORO
Angélica me dijo
Que regresara a la casa de Dorinda
Si la aventura de la
fuga,
Por cualquier causa, resultara fallida.
DORINDA
Medoro, ¿y cómo es que te veo aquí?
¡No es posible lo que veo!
Pero, ¿y Angélica? ¿dónde está?
MEDORO
Me impuso
Que volviera.
DORINDA
Me hubiera gustado que dijeras que vuelves por mí,
Pero aunque no sea esa la razón,
Mi casa siempre estará abierta para ti.
Procura estar oculto,
Porque Orlando anda cerca
Y por ti tengo gran temor.
Aunque fui mal correspondida,
más que la mía, me es querida tu vida.
26. Aria
MEDORO
Me empujas a amarte
Y el corazón me gustaría darte,
Pero sabes que no es mío.
Y si te diera el corazón,
A un corazón que es voluble,
No le darías tu amor.
(Se va)
Escena Segunda
(Dorinda sola)
Recitativo
DORINDA
Más obligada me sentiré hacia él
Porque me dice la verdad.
Estoy contenta, es sincero,
Aún así la esperanza es nula y a
nada aspiro.
Con la misma intensidad que al principio,
lo amo.
(Intenta irse pero Orlando la detiene)
Escena Tercera
(Orlando y Dorinda)
Recitativo
ORLANDO
Te encontré, ¡oh mi bien!
Y después de tantas penas
De nuevo vuelvo a ver tu semblante.
DORINDA
(Para sí)
¡Orlando, el gran Orlando,
se me declara amante!
(A Orlando)
Quizás te ríes, señor, de mí...
ORLANDO
No hay mofa en tal fogosidad.
Por ti ardo y mi pasión es tal
Que me encuentro como loco.
DORINDA
(Para sí)
Parece que dice la verdad.
ORLANDO
¿No respondes?
DORINDA
(Para sí)
¿Qué digo? ¡Gran fortuna!
Si me convierte en su esposa,
Habría conquistado a un héroe.
¿Qué hacer? Júpiter se enamoró
locamente por Leda.
ORLANDO
¿Y no hablas?
Dime cruel, ¿qué quieres, qué viva o
qué muera?
27. Dúo Acompañado
Amor mío, todo nos es propicio,
Mis afectos
Te veneran, bella.
DORINDA
¿Y permitirás
Que la sangre de los héroes
Se mezcle con la de pastores?
ORLANDO
Amor mío, todo nos es propicio,
Mis afectos
Te veneran, bella.
DORINDA
Señor, mejor reflexiona,
Piensa que soy Dorinda.
Recitativo
ORLANDO
Ya lo sé.
Tú eres descendiente de dioses.
¡Ah, no! Eres Argalia,
el hermano de mi bien,
que el impío Ferruto asesinó.
¡Ya en mí crece la ira!
DORINDA
(Para sí)
¡Adiós esperanza! Para mí creo que delira...
ORLANDO
¡Por Angélica vas a morir!
¡Quiero venganza!
(Saca la espada y
se pone
en posición de combate.)
DORINDA
(Para sí)
Bonito embrollo...
(A Orlando)
Señor,
espera...
ORLANDO
Sí, sí, entiendo bien, quieres decirme
Que eres Ferruto sin casco ni espada.
Yo también me los quito...
Ahora que he dejado las armas
¡Quiero venganza!
(Tira la espada y
el casco.)
28. Acompañado
Ya lo agarro, ya lo abrazo
Con la fuerza de mi brazo.
Como nuevo Anteo lo elevo de la tierra.
Y si vencido no se rinde,
Porque Marte lo defiende,
A Marte desafiaré en combate.
Estoy muerto, querida mía,
Destrozado por las penas
Y ya lánguido, caigo a tierra.
(Se va.)
Escena Cuarta
(Angélica y Dorinda)
Recitativo
ANGÉLICA
En la casa de Dorinda
Espero encontrar a Medoro.
DORINDA
¡Ah, señora, una feroz locura posee a Orlando!
ANGÉLICA
¿Qué me dices, Dorinda?
DORINDA
De su extraña locura la única razón
Es el amor por Angélica,
y los celos.
ANGÉLICA
Me da pena, e ingrata
Me creeréis
De no haberlo amado,
Si el amor fuese arbitrario, y no
predestinado.
¡Pobre Orlando! ¡Oh dioses, permitid
que se libere de su fatal
furia!
Habrá que esperar a que por sí mismo la venza.
29. Aria
Así de justa es la esperanza,
Que si el alma ahora teme,
Engañada está por temor.
Pero para el que nace doliente,
La esperanza es aquel engaño
Que el placer transforma en dolor.
(Se va)
Escena Quinta
(Dorinda sola)
Recitativo
DORINDA
La ama un corazón,
Y ella teme ahora de su propio amor.
Si un amante es mal agradecido,
Prueba el martirio del bárbaro Cocito.
En el mar del amor para todos hay
escollos;
Y veo bien, que amar es un gran
embrollo.
30. Aria
El amor es como un viento
Que vuelve loco al cerebro.
Es cierto que intenso,
Comienza muy bello
Su secreto gozo;
Pero un corto placer
Da lugar al dolor.
Si se unen dos a coro
Se creen santificados,
Y el temor de los celos
Los hace desafortunados;
Si un corazón es despreciado
Se vuelve rabioso...
Eso es el amor.
(Se va)
Escena Sexta
(Zoroastro, acompañado de genios)
Recitativo
ZOROASTRO
Aprendamos del destino de Orlando:
¡La razón se pierde amando!
Ahora, con el poder de mis ministros,
uniré vuestra eficacia con la mía,
¡Se cambie el bosque por caverna!
(Hace una señal
y la escena se
transforma en un horrible antro)
Al furor del héroe estad atentos,
Que en poco tiempo saboreará la victoria
Y el héroe alcanzará la gloria, sano y salvo.
31. Aria
Surge amenazadora la tempestad
Que hace oscurecer cielo y mar.
Tras ella, espléndida puede la estrella
brillar
Y a todo corazón hacer gozar.
Puede entonces, el fuerte, equivocarse,
Pero percatado de su error,
Logra zafarse del dolor
Y alcanzar inmenso placer.
(Se va y los
genios entran en la caverna.)
Escena Séptima
(Angélica, y Dorinda que llora)
Recitativo
ANGÉLICA
Dorinda, ¿por qué lloras?
DORINDA
No lo quieras saber, que cuando lo sepas,
Más que yo llorarás.
ANGÉLICA
Dime, ¿qué ocurre?
DORINDA
El furioso Orlando
Ha destruido mi casa; ¡Oh Dios, no
muero!
Y ha sepultado vivo a tu Medoro.
(Se va llorando)
ANGÉLICA
¡Qué oigo! ¡Oh, maldita suerte!
¡El cruel me lo ha robado del alma!
Escena Octava
(Orlando y Angélica)
Recitativo
ORLANDO
¡No podrás seguir huyendo,
Pérfida Falerina!...
ANGÉLICA
En mí ves a Angélica
En otro tiempo por ti amada
Y ahora aborrecida.
Ábreme el
pecho, extrae mi corazón,
Arráncame el alma,
Y con Medoro, todavía viva, sepúltame.
ORLANDO
¡Sí, sí, debes morir, oh, corazón ingrato!
ANGÉLICA
No lloro por mí , sino por el destino
de Medoro.
32. Dúo
ANGÉLICA
Provocas que se encienda mi sangre
Al mezclarse
Estas lágrimas de dolor.
ORLANDO
Mi corazón sólo tiene sed de sangre.
ANGÉLICA
Que del alma,
Que sufre con este llanto
Surja la sangre.
ANGÉLICA
Pero no calmará mi justo rigor.
Recitativo
ORLANDO
¡Ven! ...
(La toma a la
fuerza.)
No en vano te precipitarás desde
Estas rocas a una profunda perdición.
ANGÉLICA
¡Dioses, piedad!
(La lanza
furiosamente dentro
de la caverna, que inmediatamente
cambia a un
bello templo de Marte)
ORLANDO
Ya por la mano de Orlando
De todo monstruo está limpio el mundo.
¿La oscuridad de la gruta de
Cimerie
donde Morfeo,
que envuelve todo con su ambiente de
ensueño,
podrá hacerme probar los arroyelos de
Lete?
33. Aria
ORLANDO
Y ahora con el trago de
Este dulce licor
Me dispongo a reposar.
¡Tú, pérfido Amor,
Volando
O revoloteando
No me podrás molestar!
(Se adormece en
una piedra.)
Escena Novena
(Orlando dormido, Zoroastro y después Dorinda)
Recitativo
ZOROASTRO
¡Ahora es el momento!
Amor, haz lo que puedas,
Que ahora Orlando se librará de tus
engaños.
34. Recitativo Acompañado
Tú, que del gran Júpiter
Con artimañas celestes
El fulgor mantienes.
Estas son mis leyes:
(Mirando al cielo.)
De la región de las radiantes estrellas,
Que rápido a mí venga
El divino licor
Para restaurar del alterado Orlando el
corazón.
35a. Sinfonía
(Hace una señal
con su vara mágica y un águila,
escoltada por cuatro genios, desciende con un vaso
de oro en su pico. Zoroastro lo recoge.
El águila y
los genios desaparecen volando. El mago
se acerca
a Orlando; Dorinda entra al mismo tiempo)
Recitativo
DORINDA
¡Ah! ¿Qué hace señor?
Si se despertara, podría destruirnos.
ZOROASTRO
No temas, que voy a ayudarle.
DORINDA
Es más seguro dejarlo dormir.
35b. Sinfonía
(Zoroastro vierte
el licor sobre el rostro de Orlando,
que se levanta con sus sentidos recuperados)
Recitativo
ORLANDO
¿Duermo aún o estoy despierto?
¿Cómo es que me encuentro
Sin el casco y sin mi famosa espada?
¿Quién osó desarmarme? ¡Habla Dorinda!
DORINDA
Te lo diré; pero temo que vuelvas
A tu locura
Y que lo pagues con mi vida.
Como hiciste con Angélica...
Y con Medoro, al que asesinaste.
ORLANDO
Demasiado me has dicho y demasiado he
oído.
¿Y no me traga la tierra?
¿Y no me fulmina el cielo?
¿Dónde ¡oh, mísero Orlando!
irás para encontrar la muerte
y quedar libre de tu vergüenza?
DORINDA
Bien lo dije, vuelve a desvariar:
Es mejor huir.
(Sale
rápidamente.)
36. Acompañado
ORLANDO
Por estar desesperado,
Por vengar vuestra muerte,
Orlando morirá.
(Corre para
tirarse desde un precipicio,
cuando ve a Angélica, que lo detiene.)
Escena Última
(Angélica, Orlando, Medoro, Zoroastro
y Dorinda)
Recitativo
ANGÉLICA
¡Dígnate a vivir!
ORLANDO
¡Qué veo, oh dioses!
¿Angélica, vives?
ANGÉLICA
Vivo, sí, y vive también
Aquel que amándome te ofende; pero mi
destino...
MEDORO
Señor, dame la muerte;
No quiero la vida,
Debo perderla por la que me hace
feliz.
ZOROASTRO
Orlando, yo que he sido
El bálsamo de tu furor
y el custodio de tu gloria.
Y que de la muerte traje a
Angélica y a Medoro...
¡Para ambos la gracia te imploro!
DORINDA
Señor, añado que yo también perdono
(¡Tengo un gran corazón!) a mi Medoro.
ORLANDO
¡Basta! Oid todos,
Y veréis de Orlando la más bella gloria.
(En ese instante
la estatua de Marte
surge en medio del templo, con fuego
al rededor del altar.)
37. Recitativo Acompañado
ORLANDO
Vencidos encantamientos, batallas y
fieros monstruos...
De Amor es toda la victoria.
Angélica y Medoro uníos en el gozo.
LOS DEMÁS
¿Quién podrá emular tan
incomparable decisión?
38. Cuarteto con Coro
ORLANDO
(A Angélica y
Medoro)
Triunfa sobre mi corazón
la bella aurora,
que aparece más bella hoy,
En el día de vuestro amor.
ANGÉLICA, MEDORO
Triunfa sobre mi corazón
Y felices nos hace,
La resplandeciente bendición
De la fidelidad y la paz.
DORINDA
Me olvidaré de todo dolor,
Incluso de aquél que desprecié.
Para celebrar tan fausto acontecimiento
Os invito a mi casa en el campo.
TODOS
Con los ánimos
Ya calmados y apaciguados,
Daremos rienda suelta a venerar
La gloria y el amor.
Traducido y digitalizado por:
Antonio Perales 2015
|